Un’eco italiana di eventi: Omc 2021 e…
Un'eco italiana di eventi, a partire dall'Omc 2021 e dall'Expo Ferroviaria, che si terranno, a Ravenna e Milano, dal 28 al 30 settembre. L'assemblea generale di Federacma.
Un’eco italiana di eventi, a partire dall’Omc 2021 di Ravenna. L’Offshore Mediterranean Conference and Exhibition, che si è più sobriamente ribattezzata con l’acronimo, a Ravenna porterà la voglia di riscatto del mondo della vecchia energia, che coincide con la old economy, proiettata sugli scenari energetici del futuro.
Omc 2021 ed Expo Ferroviaria. Gli stessi giorni
La ricetta dell’Omc 2021 parla di “una strategia multi-azione, basata sulla riduzione dei gas serra, su un portfolio resiliente, composto sia da idrocarburi e gas naturale che politiche di sviluppo dell’economia circolare e delle risorse rinnovabili”. Dal 28 al 30 settembre 2021 a Ravenna sono attesi 618 aziende da 33 paesi e oltre 23,400 partecipanti.
UN’ECO ITALIANA ITALIANA E MOLTO GREEN
Expo Ferroviaria si terrà ancora a Fiera Milano Rho, come l’Omc dal 28 al 30 settembre. Una nuova area dedicata alle tecnologie tunnelling fornirà alle aziende specializzate nella costruzione ed equipaggiamento di gallerie e spazi sotterranei, un luogo privilegiato per presentare le proprie tecnologie.
Federacma
È appena nata, Federacma (la Federazione italiana delle associazioni nazionali dei commercianti macchine e delle Acma territoriali), e già ha vissuto l’esperienza della prima assemblea generale. Tra gli interventi citiamo quello di Dino Scanavino, Presidente Cia: «Un parco macchine che ha 27 anni di media non corrisponde agli standard di un Paese civile e non ci consente di affrontare adeguatamente la sfida di un’agricoltura più sostenibile, resiliente e tecnologicamente all’avanguardia». È seguito l’intervento di Francesco Verrascina, Presidente Copagri, che ha affermato: «La questione della sicurezza del parco macchine agricole italiano non è più procrastinabile! Anche di recente, purtroppo, abbiamo perso due dei nostri associati a causa di un incidente. I 500 milioni di euro previsti dal PNRR per il rinnovo del parco macchine agricole costituiscono un’occasione che non va assolutamente sprecata».