Omeco fa ora parte di Icim (Anima Confindustria)
Icim, l’ente di certificazione indipendente a maggioranza Anima Confindustria, ha annunciato l’acquisizione del 100% delle quote di Omeco, importante laboratorio di prova indipendente, interlocutore riconosciuto nel settore industriale della meccanica. L’idea dietro questa mossa è quella di aggiungere al bagaglio di Icim le attività di prove e analisi e diventare così un operatore a tutto […]
Icim, l’ente di certificazione indipendente a maggioranza Anima Confindustria, ha annunciato l’acquisizione del 100% delle quote di Omeco, importante laboratorio di prova indipendente, interlocutore riconosciuto nel settore industriale della meccanica.
L’idea dietro questa mossa è quella di aggiungere al bagaglio di Icim le attività di prove e analisi e diventare così un operatore a tutto tondo nel settore TIC (Testing, Inspection and Certification). Un segmento, questo, di fondamentale importanza per tutte le imprese chiamate a dimostrare la conformità dei loro prodotti in materia di qualità, prestazioni, caratteristiche ambientali, sicurezza e sostenibilità.
Omeco è un laboratorio accreditato per prove meccaniche e tecnologiche, analisi chimiche e metallografiche, controlli non distruttivi, prove di tenuta, scoppio, corrosione, prove speciali, prove su materiali da costruzione, saldatura, formazione professionale. Senza scordare la sua funzione di centro per la taratura degli strumenti (Lat n. 090). Numerosi anche i campi di applicazione: impianti industriali di vario genere, chimici, petrolchimici, termoelettrici, nucleari, apparecchi in pressione, impianti di riscaldamento e sollevamento, trasporti, ospedali, componentistica, industria delle costruzioni, ecc.
Una storia di riconoscimenti
Il fondatore, l’ingegnere Clemente Marelli, è ritenuto un pioniere del settore e uno degli esponenti di riferimento nei servizi di testing su materiali in Italia e in campo internazionale. Ha contribuito alla nascita, nel 1979, della AIPnD – Associazione Italiana Prove non Distruttive – che negli anni è diventata una delle principali organizzazioni di carattere scientifico che a livello internazionale si occupa di prove non distruttive.
Nata nel 1971 in quel di Muggiò (Mb) come officina per la preparazione di provini per prove meccaniche, Omeco ha presto integrato la propria offerta seguendo le crescenti richieste di testing provenienti dal mercato. Dal 1997 ha conseguito il primo riconoscimento Cicpnd (Centro Italiano di Coordinamento per le Prove Non Distruttive) per la certificazione del personale addetto ai controlli non distruttivi. Successivamente negli anni sono giunti riconoscimenti per le certificazioni del personale Pnd in ambito Direttiva attrezzature in pressione (Ped).
Il laboratorio è, inoltre, riconosciuto dal Ministero Infrastrutture e Trasporti per le prove su materiali da costruzione ai sensi della legge 1086/71 (conglomerato cementizio). Infine, Omeco è laboratorio riconosciuto dal Miur come laboratorio autorizzato ex art. 14 D.M. 593 per progetti di ricerca e innovazione tecnologica finanziabili.
Omeco e Icim guardano insieme al futuro
Il marchio Omeco verrà mantenuto: il laboratorio continuerà a esistere come società di Icim per rispondere alle esigenze del proprio mercato di riferimento e con una nuova organizzazione che farà capo a Gaetano Trizio, Ad di Icim, che sarà anche amministratore unico di Omeco.
Dice Marco Nocivelli, Presidente Anima Confindustria: «Con l’acquisizione di Omeco, Icim completa l’offerta dei propri già numerosi servizi a disposizione delle imprese associate e non, che ora possono contare sul nostro Ente di certificazione di riferimento anche per tutte le necessità di testing e prove personalizzate. Con Omeco, entra nella galassia Anima un interlocutore di primo livello, cui intendiamo dare valore facendo evolvere l’acquisizione in un contesto adeguato al momento odierno. A fine anno definiremo il nuovo piano strategico triennale di Icim, nel quale l’integrazione di Omeco avrà un ruolo importante, con il primo obiettivo di superare i 20 mln di fatturato nel 2020».
Questa acquisizione segue quella dello scorso febbraio di Consorzio Pascal, organismo di certificazione secondo la direttiva Ped. Icim punta, dunque, al consolidamento della propria posizione quale ente di riferimento per la meccanica, un ambito che oggi comprende numerose imprese protagoniste di I 4.0.