Deutz AG, tra prospettive di rilancio e un bagno di realismo. Una lettura chiaroscurale, quella che emerge in questi primissimi giorni del 2021. Inevitabile, viste le condizioni congiunturali. In prima battuta Deutz cavalcherà l’onda dell’idrogeno, sul quale il governo tedesco ha pianificato idee e risorse. Nella seconda parte del post troveremo la revisione delle previsioni di Deutz, in linea con gli effetti della quarantena su scala planetaria.

 

Deutz AG

Deutz AG, la Germania e l’idrogeno. Dice Reitzle

Alla consegna del premio Nicolaus August Otto, il professor Wolfgang Reitzle, presidente del CdA di Linde plc e del Consiglio di sorveglianza di Continental, ha chiesto al Bundestag di credere nell’idrogeno e di potenziare gli investimenti. «Ora abbiamo bisogno della scintilla politica per accendere il mix esistente di know-how scientifico e potenza economica e far partire il nostro motore a idrogeno». Reitzle ha sottolineato l’eccessivo sbilanciamento della classe politica verso l’elettrico, con l’effetto di perdere posti di lavoro, danneggiare l’ambiente a causa dell’estrazione delle materie prime, spesso delocalizzando, piuttosto che eliminando, le emissioni di carbonio.
Secondo il comunicato di Deutz “la Germania potrebbe essere un pioniere globale nella tecnologia dell’idrogeno. Questo richiederebbe l’espansione sistematica degli impianti di elettrolisi, l’energia eolica per produrre elettricità a prezzi accessibili che non costerebbe più di tre centesimi di euro per chilowattora e le condutture per il trasporto dell’idrogeno”.

Le previsioni di Deutz. L’asticella si sposta dal 2022 al 2023/24

Riprendiamo integralmente un altro comunicato stampa, dedicato all’aggiornamento revisionare, modificato dall’emergenza Covid. “In precedenza la società puntava ad un aumento dei ricavi a 2 miliardi di euro, insieme ad un margine Ebit prima delle voci eccezionali del 7-8 percento per il 2022. Attualmente, Deutz ritiene che questi obiettivi non saranno raggiunti fino al 2023/2024. In particolare, ciò è dovuto all’impatto macroeconomico della crisi del coronavirus, che quest’anno ha causato una forte contrazione del business dei motori di Deutz. Nei prossimi mesi si prevede che i clienti resteranno riluttanti ad investire e la domanda si riprenderà quindi più lentamente di quanto originariamente previsto.
«Ci sono stati segnali incoraggianti di ripresa nella nostra performance commerciale nel terzo trimestre, e ci aspettiamo di vedere un miglioramento nei nostri principali mercati di vendita nei prossimi mesi. Non dobbiamo tuttavia dubitare che gli effetti della crisi del coronavirus continueranno a farsi sentire nel medio termine. Da un punto di vista attuale, ci vorrà molto tempo prima di vedere un ritorno ai livelli pre-crisi, sia nella nostra azienda che nell’economia in generale», ha dichiarato Frank Hiller, Ceo di Deutz. «Con il lancio del nostro programma di efficienza, che dovrebbe generare risparmi sui costi di circa 100 milioni di euro all’anno a partire dal 2022, abbiamo adottato misure importanti per garantire il nostro successo a lungo termine sul mercato».
In relazione agli aggiornamenti della sua pianificazione a medio termine, l’azienda ha inoltre adeguato l’obiettivo fissato nel 2018 per il 2022 nell’ambito della strategia E-Deutz, in base alla quale i sistemi ad alimentazione elettrica devono rappresentare tra il 5 e il 10 percento del fatturato consolidato. Deutz punta ora a raggiungere questo obiettivo nel 2023/2024, anche se prevede di raggiungere quasi la soglia del 5 percento nel 2022 (inclusa Futavis).
Indipendentemente dall’aggiornamento della pianificazione a medio termine, l’azienda ribadisce l’intenzione di aumentare i ricavi del settore dei servizi redditizi a circa 400 milioni di euro nel 2021. Conferma inoltre il suo obiettivo di ricavi per il 2022 per la Cina, che quest’anno è stato portato da circa 500 milioni di euro a circa 800 milioni di euro.
Guardando all’esercizio finanziario 2021, è ancora molto difficile fare previsioni sul business a causa della continua incertezza su come si svilupperà la crisi del coronavirus . Tuttavia, si prevede che i principali dati chiave miglioreranno significativamente di anno in anno. Deutz punta ad abbassare il punto di pareggio a circa 130.000 motori nel 2021 grazie ad iniziative come le misure di riduzione dei costi messe in atto nell’ambito del programma di efficienza globale”.

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