Perlini e Scania, non due nomi buttati lì, a caso. Perlini è uno dei marchi per antonomasia (nel campo dei dumper), Scania di propulsione per ‘pezzi grossi’ ne capisce qualcosa, anche quando l’omologazione richiesta potrebbe essere industriale e non stradale. Vi riportiamo l’attacco dell’intervista pubblicata su DIESEL Giugno. A fondo pagina troverete il Pdf completo.

Perlini Scania
L’inconfondibile livrea arancione del motore Scania montato su un dumper Perlini

 

Perlini e Scania. Tra antonomasia ed emissioni

«Uno dei primi clienti a cui ho fatto visita, dopo l’acquisizione di Perlini da parte del Gruppo Cangialeoni, usava il termine ‘Perlini’ per indicare i dumper, in generale, anche quelli di costruttori diversi. È un esempio forse banale ma, venendo da un altro settore, mi ha fatto capire immediatamente quanto il marchio sia radicato sul mercato. E come un simile retaggio non debba essere trascurato». Dario Poltronieri, Project Manager, da un paio d’anni ha un compito ben preciso: riportare, per conto del Gruppo Cangialeoni, il nome Perlini al centro del mercato delle macchine per costruzioni e dei dumper in particolare. Laddove, come vi raccontiamo nel box della pagina a fianco, è stato a pieno titolo per diversi decenni, sulla scorta di visione imprenditoriale, coinvolgimento dei lavoratori nel progetto e grande competenza. A cominciare dalla meccanica. «Parto dal presupposto che la meccanica Perlini non ha rivali: da questo punto di vista c’era ben poco da cambiare, quanto piuttosto era necessario preservare le competenze. Per questo ci siamo concentrati su altri aspetti, dal potenziamento della parte elettronica alla riorganizzazione della struttura interna e della catena del valore, a cominciare da un ecosistema di fornitori rigorosamente locali».

Nello stabilimento di Gambellara (Vicenza) da 12.000 metri quadrati rimangono l’ufficio tecnico e le linee di assemblaggio dei dumper. I componenti chiave – da telai, cassoni e cabine, fino a quelli della driveline – vengono realizzati su disegno dell’ufficio tecnico Perlini da un ecosistema di 23 fornitori ubicati in un raggio di 50 chilometri che comprende fonderie, aziende di lavorazioni meccaniche e una grossa carpenteria. «Non solo – aggiunge Poltronieri –, alcune di queste imprese, che stanno molto investendo in personale e attrezzature, hanno assunto addetti che hanno lavorato in Perlini per molti anni e noi stessi abbiamo coinvolto alcuni dipendenti storici su un progetto di formazione rivolto a figure più giovani, sia operatori che ingegneri, proprio per non disperdere un patrimonio di conoscenze fondamentale. Quello della rete dei fornitori è un meccanismo che, evidentemente, funziona solo se in fase di assemblaggio giungono prodotti assolutamente conformi alle specifiche e nei tempi previsti. Tutto deve incastrarsi in modo rigorosamente preciso, altrimenti il processo snello e modulare che abbiamo immaginato non funziona».

Un Grifone per lo Stage V

Tutto questo ha permesso al ‘nuovo corso’ di Perlini di avviare, già nel 2019, subito dopo il Bauma, il progetto di un nuovo dumper da 40 tonnellate di peso (DP 405 WD), presentato ad alcuni clienti e motorizzato con un 12 litri Stage V di Scania da 404 chilowatt di potenza e 6 cilindri in linea. Un’altra macchina, il cui lancio è previsto per il Samoter a ottobre, è la DP 705 WD da 70 tonnellate per la quale è stato scelto un motore Stage V Scania DC 16 da 16,4 litri e 566 chilowatt di potenza. Perché proprio i motori svedesi? «Penso che siano i numeri uno. Il supporto di Scania è stato ottimale, così come l’integrazione del motore. Ci siamo resi conto sin da subito che c’era l’humus giusto per fare un ottimo lavoro, e la risposta dei motori ai primi test, con i dumper al lavoro in condizioni particolarmente sfidanti in cantieri con pendenze fino al 18 percento, hanno dato risultati persino superiori alle aspettative». Il ‘peso massimo’ della gamma, il dumper da quasi 1.000 chili di peso, monta un motore Mtu Tier 2 da 16 cilindri che eroga una potenza di 783 chilowatt. In questo caso, proprio per le caratteristiche e le performance richieste al motore, la strada dello Stage V, semplicemente, non è percorribile.

Perlini e Scania

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