Pitteri Violini. Nel segno dell’industriale

Pitteri Violini si è parzialmente disimpegnata dalle applicazioni stradali, dove conserva però una partecipazione, per consolidarsi nell’industriale. Abbiamo chiesto lumi a Leonardo Zappella, Managing director, e Daniele Murabito, Sale and Application Manager divisione motori.

«Con Nissan-Renault nel 2016 siamo stati protagonisti del progetto pilota lanciato in Italia per realizzare l’ingresso nel mercato mondiale del ricambio indipendente. Abbiamo infatti scorporato la nostra divisione aftermarket di ricambi veicolari in una società di nuova costituzione denominata PI-VI Ricambi in cui l’alliance Renault-Nissan ha acquisito una partecipazione di larga maggioranza e di conseguenza questo settore di attività è uscito dal perimetro aziendale».

Drive line completa

«La famiglia Pitteri, alla terza generazione, ha deciso di aggiungere all’originario dna produttivo la capacità di offrire la driveline completa, partendo dall’endotermico e completando sia la linea meccanica, con cambi di velocità, frizioni, alberi di trasmissione, ponti e assali, sia la parte oleodinamica, in caso di applicazioni idrostatiche o idrauliche». 

Il rapporto con Isuzu?

«Gestiamo l’intera gamma, ad eccezione dei top, 6UZ1 e 6WG1, di competenza direzionale e che equipaggiano i grossi escavatori Hitachi. Abbiamo quote importanti di mercato nell’ambito delle macchine raccoglitrici, macchine di manutenzione radiocomandate, crusher, transporter, gruppi di refrigerazione mobile e, nonostante Isuzu non abbia come focus primario la generazione di corrente, siamo leader in alcune nicchie di produzione che utilizzano motori a regime fisso come i gruppi elettrogeni sotto telaio. All’interno del nostro stabilimento di Leinì (To) siamo in grado di allestire grazie ad una vasta gamma di accessori, power pack personalizzati in base alle esigenze specifiche della clientela». 

QUANDO ISUZU FA RIMA CON GAS. E CON ECOMOTIVE SOLUTIONS

Pitteri Violini. Non solo Isuzu

«Nel benzina Pitteri Violini distribuisce Yamaha, che ha recentemente ampliato la gamma con nuovi motori monocilindrici della serie MX (da 3,7 a 9,6 kW) e nuovi modelli bicilindrici da 16 ai 25 CV.  Avendo Yamaha rilevato da Subaru la linea di motorizzazioni  bicilindriche a marchio Robin, nel 2019 presenteremo una gamma di nuovi propulsori ad albero orizzontale e verticale. 

Per quanto riguarda Peugeot Citroën, proponiamo al mercato le due motorizzazioni del gruppo PSA destinate al mondo industriale: il 3 cilindri 1.2L benzina e il 4 cilindri diesel da 1,6 litri. 

Stiamo inoltre chiudendo una trattativa per ottenere la distribuzione nazionale di un importante multinazionale produttrice di motori benzina raffreddati a liquido.

Riteniamo che nella categoria dai 19 ai 37 kW nel prossimo futuro il ciclo otto possa rappresentare, in veste di range-extender o di vero e proprio motore di propulsione, una valida alternativa ai complessi ed onerosi motori diesel Stage V». 

E non solo motori…

«Rappresentiamo in Italia gli alberi di trasmissione di Dana. Siamo presenti con Eaton sulla parte meccanica, con i cambi di velocità per il settore industriale: applicazioni come grosse motopompe, trivelle, jet grouting e con differenziali autobloccanti per applicazioni offroad.

Forniamo le frizioni di nostra produzione a tutta la platea di costruttori di motocoltivatori, trattorini e macchine semoventi in genere.

Inoltre con la nostra divisione oleodinamica, ci occupiamo di  pompe e motori idraulici, idroguide e trasmissioni idrostatiche. Fresco di firma è l’accordo con Doosan, per la distribuzione di motoriduttori per cingoli e pompe a pistoni. 

Dalla divisione aftermarket abbiamo ereditato le declinazioni industriali di FTE, per i componenti freno, FA Krosno, molle a gas, Peerless, Mahle.

Siamo in grado di collettare e spedire in container qualsiasi cosa serva al mantenimento in efficienza dei mezzi di trasporto e degli impianti dei cantieri, dei campi di estrazione petrolifera e mineraria e degli stabilimenti industriali prevalentemente all’estero. Dalla fornitura del filtro dell’olio del gruppo elettrogeno alla consegna, avvenuta l’anno scorso, di due pullman 6×6 da utilizzare nel deserto in Libia, carrozzati su truck per il trasferimento degli operai alla zona di estrazione». 

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati