Una notizia molto interessante nell’ambito della ricerca applicata arriva dal Veneto. Riguarda i risultati del progetto Gap (Ghise e leghe di Alluminio ad elevate Prestazioni per componenti innovativi).

I partner di Sinfonet – Rete Innovativa Regionale del Veneto, che si colloca nell’ambito di specializzazione dello Smart Manufacturing – hanno infatti progettato e realizzato delle ghise e leghe di alluminio più performanti che renderanno i componenti più leggeri.

La vicentina Ecor International, in particolare, ha contribuito allo studio della saldabilità dei materiali, che ha permesso di valutarne una loro migliore e integrata applicabilità industriale

progetto gap
Prototipo in ghisa innovativa e acciaio su cui Ecor International SpA ha eseguito le verifiche di saldabilità

Il progetto Gap: ghise e leghe di alluminio con proprietà migliorate

Un progetto che ha richiesto 3 anni di lavoro. I partecipanti hanno sviluppato alcuni materiali innovativi. Si tratta di ghise e leghe di alluminio, con proprietà migliorate dal punto di vista meccanico e della resistenza a corrosione e all’usura.

I ricercatori, ad esempio, hanno dimostrato che è possibile produrre dei componenti pressocolati. Componenti in lega di alluminio di composizione ottimizzata, con uno spessore ridotto anche del 30%. Questo, utilizzando una minore quantità di materiale.

È stato confermato, infatti, che il nuovo materiale presenta una migliore resistenza meccanica e performance di processo migliorate.

I componenti realizzati con ghise e leghe di alluminio innovative saranno più leggeri con benefici significativi dal punto di vista ambientale.

Ciò determina una maggiore efficienza e minori costi, oltre a consumi ridotti, grazie a un impiego più razionale dell’energia. Le applicazioni possono essere svariate, con particolari benefici nel settore dei trasporti (automotive, navale, ferroviario).

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Un momento dell’incontro di avvio del progetto GAP nella sede di Ecor International SpA

Il commento del coordinatore del progetto

«Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti. Ora potremo mettere a disposizione di progettisti, aziende trasformatrici e utilizzatori finali una serie di materiali innovativi, corredati da un database completo in grado di illustrarne chiaramente potenzialità, limiti, vantaggi, utilizzabilità in diversi processi e ambienti», ha dichiarato Franco Bonollo, professore ordinario presso il Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali dell’Università degli Studi di Padova e coordinatore del progetto.

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