Non migliora il quadro globale del petrolchimico a maggio
Nigel Davies, Insights Editor della piattaforma ICIS, ha scritto un interessante articolo sulla situazione globale del settore petrolchimico a maggio. La questione di fondo è abbastanza intuitiva, vale a dire l’impatto della pandemia di coronavirus sulle previsioni e sulle prospettive del settore. Avevamo già pubblicato alcuni post provenienti dai contributi di ICIS il mese scorso. […]
Nigel Davies, Insights Editor della piattaforma ICIS, ha scritto un interessante articolo sulla situazione globale del settore petrolchimico a maggio. La questione di fondo è abbastanza intuitiva, vale a dire l’impatto della pandemia di coronavirus sulle previsioni e sulle prospettive del settore. Avevamo già pubblicato alcuni post provenienti dai contributi di ICIS il mese scorso. Potete trovarli qui: Parte 1, Parte 2 e Parte 3.
L’impatto del blocco dovuto al coronavirus sulle catene del valore integrate dell’industria petrolifera, del gas e chimica sta spostando radicalmente i rapporti e la redditività. Sta anche rendendo praticamente impossibile la pianificazione, come ha suggerito Basf la scorsa settimana.
Il momento, nel settore della raffinazione e della chimica rimane difficile, come ha dichiarato il Ceo di Shell, Ben van Beurden, questa settimana.
«La chiave per la redditività dei nostri impianti chimici e nelle raffinerie è la loro catena del valore integrata, dalle materie prime ai prodotti successivi. La volatilità della domanda di un particolare prodotto può avere un impatto più ampio sulla capacità operativa della catena del valore integrata. Ad esempio, una riduzione della domanda di jet fuel in una raffineria può avere un impatto sulla redditività dell’intera raffineria. Guardando al futuro, ci aspettiamo una significativa volatilità sia dei prezzi che dei margini nel breve e medio termine».
Il petrolchimico a maggio si scontra con tendenze recessive
Le aziende devono, inoltre, far fronte a tendenze recessive nei mercati e nei paesi in cui operano.
«Questa volatilità rappresenta una sfida unica per i produttori nell’oil and gas, con la necessità di bilanciare il fabbisogno di liquidità oggi con investimenti adeguati in tutto il portafoglio per generare liquidità domani», ha aggiunto van Beurden.
Il forte taglio dei dividendi della Shell ha fatto notizia. Le compagnie petrolifere, nel settore del gas e in quello chimico stanno cercando di preservare la liquidità in tempi straordinariamente difficili, mantenendo al contempo un livello di attività che non si scontri con le esigenze dei loro clienti. Mantenere le operazioni in queste catene di valore multiple è fondamentale. Ma stiamo assistendo a un rallentamento delle attività nelle raffinerie e alla chiusura di impianti. Gli operatori degli impianti a valle stanno operando come su sabbie mobili.
(Continua…)