L’obiettivo di sviluppare motori a basse emissioni in aviazione è certamente primario per Rolls-Royce. Infatti, la riduzione delle emissioni delle turbine a gas fa parte della più ampia strategia di sostenibilità promossa dall’azienda, che ha annunciato l’inizio dell’ultima fase dei test avviati nel 2018. La fase attuale si concentrerà sulla convalida delle prestazioni delle emissioni, del software del sistema di controllo del motore e delle prestazioni funzionali.

In particolare, il sistema di combustione ‘lean-burn’ migliora la fase di pre-miscelazione del carburante e dell’aria prima dell’accensione. Fornisce così una combustione più completa del carburante, con conseguente riduzione delle emissioni di NOx e di particolato.

Rolls-royce basse emissioni

Motori Rolls-Royce a basse emissioni: il futuro della sostenibilità

«Sappiamo che il futuro dell’aviazione può essere fondato solo su una maggiore sostenibilità e questi test sono un elemento chiave del nostro impegno per raggiungere questo obiettivo. Finora siamo stati entusiasti dei nostri risultati e ora andremo avanti e vedremo cosa può offrire di più ALECSys», ha detto Andy Geer, Chief Engineer a capo di UltraFan.

I test sul dimostratore UltraFan inizieranno l’anno prossimo. UltraFan promette un risparmio di carburante del 25 percento rispetto alla prima generazione di motori Trent.

Mtu Energy Pack sull’isola di Cook

Cambiando argomento, Rolls-Royce ha anche fornito tre container per batterie a marchio Mtu per una microgrid sull’isola di Rarotonga, nel Pacifico. Gli Mtu EnergyPack fungeranno da riserva di energia nonché da supporto alla rete.

Rolls-royce basse emissioni

Gli Mtu EnergyPack saranno integrati da Vector Powersmart, un fornitore di soluzioni energetiche neozelandese, in una centrale elettrica esistente gestita dall’ente locale Te Aponga Uira.

Con una capacità di stoccaggio di 4.268 chilowatt ora e una potenza totale di 4.800 kVA consentiranno un maggiore utilizzo di energia rinnovabile. La microgrid, che fornisce elettricità ai circa 11.000 abitanti della remota Isola di Cook, è costituita da impianti fotovoltaici, generatori diesel e container per batterie.

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