A un anno dalla nascita della sua divisione Research & Development Integrated Solutions, Saim Industrial, Business Unit dell’omonima azienda specializzata nella vendita e configurazione di motori destinati a svariati settori e distributore per l’Italia dei motori Kubota, annuncia il suo primo prototipo funzionante di motore ibrido sviluppato in house. Il motore sviluppato da Saim Industrial, che verrà commercializzato dall’autunno 2024, è il primo di una serie di propulsori ibridi che l’azienda ha intenzione di sviluppare in house, andando a integrare la collaborazione ormai ultradecennale con la casa giapponese Kubota.

“L’attività di ricerca che stiamo conducendo per sviluppare motori ibridi per diverse applicazioni fa da complemento e non si sovrappone all’offerta di ibridi Kubota, in modo da soddisfare specifiche esigenze del mercato italiano, tipicamente provenienti dai piccoli produttori di macchine da lavoro”, afferma Massimo Donà, Presidente Saim.

Il primo motore proposto a marchio Saim Industrial è un ibrido in configurazione P2 (un ibrido che rende il mezzo su cui installato di tipo plug-in) che abbina un motore elettrico progettato internamente a un motore endotermico a marchio Kubota. Il motore endotermico è il Kubota D902-K a 3 cilindri da 18,5 kW, a controllo elettronico, che assicura una significativa riduzione di consumi di carburante e di emissione dei fumi anche durante l’avviamento, l’accelerazione e il carico improvviso.

Il motore elettrico montato in serie al Kubota e sviluppato dalla divisione Research & Development Integrated Solutions di Saim Industrial ha una potenza oggi pari a 12,8 kW, ed è quindi pensato per le macchine di taglia medio-piccola. È stato però progettato per essere un prodotto scalabile in funzione delle necessità ed essere quindi proposto in futuro anche con potenze superiori, per poter soddisfare esigenze di macchine di taglia superiore.

Questo primo anno della nuova divisione è stato esplorativo e ci ha permesso di ascoltare attentamente le esigenze dei nostri clienti e identificare le tendenze future del mercato. Da questi feedback è nato il nostro primo progetto di motore ibrido”, dichiara Gabriele Marni, Project Engineer della Divisione. “Un motore che consente di lavorare anche solo in elettrico, permettendo ai macchinari di operare nelle zone con restrizioni sulle emissioni quali le Ztl o le aree chiuse come alcune serre impiegate in agricoltura o alcuni capannoni, senza dover ricorrere all’elettrificazione totale”, conclude Marni. Le applicazioni per il motore ibrido proposto da Saim Industrial sono molteplici poiché questa ibridizzazione offre una facile conversione tra motore endotermico ed elettrico senza dover rinunciare alle prestazioni in tutte le situazioni sempre più frequenti in cui le normative impongono restrizioni sulle emissioni. E senza imporre l’acquisto di costosi macchinari elettrici per poter anche operare in tali zone.

Il team della divisione R Integrated Solutions è al lavoro non solo sulla progettazione di concept futuri ibridi, ma anche sull’applicazione dell’IoT per prodotti di Saim Industrial. Già utilizzato dalla business unit Saim Marine, tale software potrà raccogliere i dati sull’utilizzo della macchina che impiega il motore ibrido di Saim Industrial e ottimizzare la sinergia tra motore endotermico, motore elettrico e comandi utente al fine, ad esempio, di sfruttare al meglio l’energia stoccata nel serbatoio del motore endotermico e nelle batterie dell’elettrico.

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