Salone di Genova 2019. Il preludio sembrava volere bagnare anche l’inaugurazione della 59° edizione, sulla falsariga di quanto successo a Cannes la settimana precedente.

GENOVA 2018 PARTE PRIMA

Salone di Genova 2019. I numeri

GM Marine 6.6L

Il sole e un accenno di grecale hanno invece benedetto in tarda mattinata l’apertura del Salone, che sfodera numeri da rinascita (986 espositori e un migliaio di imbarcazioni) e un lay-out, ci riferiamo alla disposizione degli stand motoristici, finalmente all’altezza. L’edizione 2019 si apre in un quadro economico dell’industria nautica da diporto che, per l’anno in corso, conferma lo stato di salute del settore. L’Italia, infatti, chiude il 2018 in crescita per il quarto anno consecutivo con un dato di preconsuntivo che indica una crescita del 9,5% sulla base delle previsioni di chiusura dei bilanci 2018 e stime di crescita di fatturato anche per il 2019. Da un’indagine dell’Ufficio Studi Ucina, il 63% delle aziende dichiara, sulla base del proprio portafoglio ordini 2019, una crescita del fatturato. Il dato finale dei biglietti strappati segnala una progressione dell’8 percento sul 2018: 188.404.

GENOVA 2018 PARTE SECONDA

Passiamo dunque ai motori avvistati al Salone di Genova 2019. Novità? Sicuramente l’apparizione di un nome che non ha bisogno di presentazioni: GM Marine. L’articolazione industriale del colosso automobilistico, alla prima esibizione in Europa, ha portato tre cubature sugli espositori. Genova, del resto, è assai vicina a Torino, dove si trova il centro R&D del diesel targato GM. Si tratta di motori nudi, pronti per la marinizzazione: un 2,8, un 3 e un 6,6 litri. Allo stand anche la centralina elettronica per la nautica siglata D-Mefi.

Mercury spinge gli off-shore

Mercury si concentra sugli off-shore benzina e spinge sull’acceleratore. Il 450R Sport Master è un 8 cilindri a V da 4,6 litri con doppio albero a camme in testa, alimentazione elettronica con la novità sostanziale del compressore volumetrico, che contribuisce a creare le condizioni per la sovralimentazione dei 331 chilowatt allo scarico. Le modifiche della sovralimentazione hanno indotto Mercury ad adottare una presa d’aria maggiorata sulla calandra. Rispetto al 400 Racing non cambia l’autonomia e anche il peso rimane sostanzialmente invariato: una trentina di chili in aggiunta.

GENOVA 2017

Cmd ha mostrato il Blue hybrid system, uno studio in gestazione dal 2011, pronto per equipaggiare alcune motovedette, in collaborazione con il distributore Vio di Volvo Penta. Dirige le operazioni la Hcu (Hybrid control unit), che controlla sia l’endotermico che l’elettrico e dialoga col segnale Gps. Questa operazione consente di riconoscere l’area marina, in modo da convertire automaticamente la navigazione in elettrico quando richiesto.

Il Blue Hybrid System di Cmd

Cms è il distributore italiano di Scam, marinizzatore croato in grado di realizzare in house anche le fusioni, che consente personalizzazioni come la coppa piatta in alluminio, su misura per una delle applicazioni privilegiate dalle unità rivierasche, le barche a vela. Su base Kubota, nel range tra 10 e 140 cavalli, Cms ha venduto in Italia già un centinaio di unità Scam.

Scam, distribuito in Italia dalla Cms di Roma, su base Kubota

C’è anche Zf Marine con la serie 8000

Per il secondo anno è ricomparsa Zf Marine, con la serie 8000, in configurazione ibrida con Pti e motore elettrico Zf da 200 chilowatt e una riduzione fino a 16:1.

Volvo Penta ha portato al Salone di Genova 2019 il D4, reduce dalle cure dei chirurghi di Götebörg: il 4 cilindri da 3,7 litri è ora in grado di erogare 235 chilowatt. Fpt Industrial si affida a NavalMotorBotti per il C9 650 Evo. A proposito di Evolution, siamo saliti a bordo del Canados Gladiator 428, equipaggiato da una coppia di N67 570Evo.

Al completo quelli di Ranieri Tonissi, con il Man V8 1300 (il V12 2000 era sotto una teca da Monte CarloYachts, come già visto a Cannes), e le serie Nanni Diesel.

Mtu replica Cannes ed espone il modellino dell’ibrido.

Hanno risposto presente anche quelli di Scandiesel, distributori Beta Marine (su base Kubota), Bukh, Steyr e Vm. I motori di Cento si trovano anche dal Cantiere Lorenzoni. Anche Cummins e Yanmar, col distributore Cartello, hanno onorato la manifestazione. C’erano Solè e Vetus, Saim ha esposto la gamma di gruppi di bordo Kps e, alla voce novità, le luci subacquee di Underwater Lights QT75 e QT100.

 

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati

Diesel, ancora tu?

"Diesel, ancora tu, non dovevamo vederci più?" è il titolo del convegno che si è tenuto all'Eima, con la partecipazione di BU Power, CNH, Deutz, FPT, Rehlko e Saim