Giunto alla seconda edizione, il Salone di Venezia 2021 ha fatto capire che il futuro della elettrificazione potrebbe passare proprio da queste parti. Ci troviamo all’Arsenale, mai luogo fu più evocativo, e alle nostre spalle si muove la pletora di applicazioni per il trasporto e i servizi alle persone, che abitualmente si trovano su ruote (così andò nel 2019).

Salone di Venezia 2021. Un embrione di futuro

Quanto è emerso dalle battute raccolte agli stand è che trattasi di un ‘salone strano’, con grosse potenzialità e che è stato baciato dalla presenza di diversi cantieri medio-piccoli per barche da lavoro, oltre alle firme illustri del diporto, come il Gruppo Ferretti. E se si investisse per fare concorrenza al Rai di Amsterdam e monitorare qui lo stato dell’arte delle tecnologie alternative al diesel? Tre i partiti schierati: quello maggioritario, sbilanciato a favore della soluzione ibrida; i pionieri della elettrificazione ‘senza se e senza ma’; infine gli irriducibili del gasolio, soprattutto per impieghi gravosi.

I motoristi presenti

Salone di Venezia 2021

Ci soffermeremo diffusamente sul numero di Luglio-Agosto. In questa sede ci limiteremo a una carrellata. As Labruna, con Fnm e il Blue Hybrid System, si trovava a fianco di Bimotor, in rappresentanza di Fpt Industrial, anche qui con due ibridi, Stage V associati a moduli seriali e paralleli. Boni Motori Marini, concessionario Scania per l’Italia, ha portato due Agco Power, anche in questo caso strizzando l’occhiolino alla ibridizzazione. Poco lontano c’era Vio, con entrobordo Volvo Penta e fuoribordo Honda. Chi pare non avere dubbi e tira dritto per la sua strada è Geminiani, che gioca la carta Dynamico ed espone elettrici fino a 300 chilowatt. Rama Marine ha annunciato la rappresentanza della linea Lombardini Marine, che vedremo in bella mostra a Genova, e il fuoribordo diesel Oxe. In ultima battuta, Cmd e il Blue Hybrid System. Ne abbiamo parlato con Francesco Iantorno, direttamente in barca, revampizzata dal Cantiere motonautico San Pietro di Castello.

I commenti di Ferretti e Bénéteau

Il Ceo di Ferretti Group Alberto Galassi, che ha sempre creduto in Venezia per i suoi eventi al riguardo ha le idee molto chiare.  «In pratica non esistono saloni nautici dal Libano fino a Venezia, passando per la Turchia, Grecia, Croazia, Slovenia» dice Galassi «C’è una buona metà del mar Mediterraneo che ha adesso la possibilità di avere un unico Salone Nautico. Siamo grati a Cannes, a Montecarlo per quanto fatto negli anni scorsi, ma con tutto il rispetto io scelgo anche Venezia, non ci penso un secondo. In Arsenale presenteremo il Ferretti 1000, il più grande motoryacht mai prodotto con questo marchio. Sottolineo che è di un armatore francese, contento di essere in Laguna»

C’ERA ANCHE IL CANTIERE VIZIANELLO

Della stessa idea è il Ceo del gruppo Bénéteau, produttore sia di barche a vela sia di barca motore Gianguido Girotti che aggiunge: «Ho una grande passione per la città di Venezia, che considero l’hub ideale per creare un evento nautico internazionale che abbia visibilità sul Mediterraneo orientale, ora totalmente scoperto. Non si può non sfruttare la possibilità che offre Venezia di praticare una sinergia tra cultura e mare. Vedo che l’interesse nei riguardi di questo Salone è cresciuto tanto tra la prima e la seconda edizione e lo considero l’inizio di qualcosa di molto importante. C’è anche tanto spazio per i servizi legati alla nautica, la tecnologia e il turismo».

Salone di Venezia 2021

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