I numeri del Salone Nautico Venezia crescono ogni anno, a testimoniare come la formula sia vincente. In totale ci saranno più di 220 espositori che porteranno a Venezia 300 imbarcazioni, di cui 240 in acqua. La parte del leone, per quanto ci siano settori dedicati e specializzati per la navigazione sostenibile sia a vela sia con propulsione elettrica, resta appannaggio delle barche a motore.

Ci saranno tante novità, con alcune prime mondiali assolute. L’ammiraglia per dimensioni e intenzioni è la navetta costruita a Chioggia dal cantiere Ocean King: si chiama Ducale 120 ed è un “Explorer” con lo scafo di acciaio e le sovrastrutture di alluminio. Il Gruppo Ferretti presenta wallywhy150, una barca che nei suoi 24 metri contiene le stesse grandi novità del fratello maggiore 200: una carena molto scorrevole disegnata per navigare a velocità medie, fino a 21 nodi, con un consumo ridotto grazie alla poca potenza necessaria e interni con delle rivoluzioni. 

Per Senses 07 sono una novità sia il marchio sia la barca, che interpreta la moderna esigenza di motoryacht multifunzionale. È un 21 metri disegnato da Giovanni Ceccarelli, che raccoglie tutte le lezioni contemporanee sulle barche a motore. Fin dalle prime prove, le sue prestazioni sono apparse superiori ai dati di progetto. Particolari pozzetto e interni, che sono molto abitabili e disponibili in diverse versioni.

Omikron O60 arriva via mare al Salone di Venezia con un viaggio dalla Grecia e si potrebbe definire un “monomarano” per il suo desiderio di essere abitabile, ma soprattutto di consumare poco. Per il disegno della carnea è intervenuto Juan Kouyoumdjian, esperto di barche a vela di alte prestazioni mentre Lorenzo Argento ha curato il design delle linee esterne e Simone Ciarmoli il decoro degli interni. Il cantiere Omikron raccoglie l’eredità di Olympic Marine, cantiere e Marina ben noti agli appassionati di vela.

Il gruppo Azimut Benetti arriva con Verve 42: disegnato con un occhio al mercato americano che ama installare i motori fuoribordo, è un motoscafo di alte prestazioni. La carena a doppio step con ventilazione idrodinamica è disegnata dall’esperto Michael Peters e può montare tre motori Mercury da 450 cavalli che lo spingono a velocità di 45 nodi. Di taglia simile è Nautor Swan, noto come costruttore di barche a vela, che propone  Shadow, motoscafo con la vocazione di essere un ottimo tender e day cruiser.

Sunseeker Superhawk 55

A dimostrare l’internazionalità del Salone Nautico di Venezia, dalla Gran Bretagna arriva Sunseeker Superhawk 55, che interpreta al meglio la tradizione del cantiere inglese: veloci e confortevoli anche con mare difficile. Con due motori Ips 950, raggiunge i 38 nodi.

Dal gruppo Beneteau arriva Prestige 59, frutto di una ampia progettazione in cui ha parte importante lo studio Garroni. La natura di queste barche è di avere un rapporto qualità prezzo molto interessante e dunque di essere barche molto concrete. In questo caso ci sono 3 cabine con una grande matrimoniale al centro e due doppie verso prua. A poppa un locale per l’equipaggio. Dalla Finlandia una prima in acqua è qualla di Aquador 300 Hard Top, un nove metri concreto di gusto scandinavo. 

Fin qui le novità, ossia le barche mai viste dal pubblico italiano e internazionale. Ma l’offerta si completa con molti prodotti che offrono una visione importante del mercato nautico italiano, che spazia in diverse tipologie e ha tanti protagonisti importanti. Tornano con le loro barche i Cantieri Rizzardi, Absolute, FIM, Pardo, Loy Explorer, Green Line, Sirena e Arcadia. Espongono per la prima volta a Venezia i già citati Sensesyachts, Omikron, Nautor Swan, Prestige, e poi Invictus, Fountaine Pajot, Solaris Power, Rio Yacht.

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