Il Salone Nautico 2020 si è svolto regolarmente, a Genova, dall’1 al 6 ottobre. E questa è già di per sé una notizia. Sì, perché in questo periodo martoriato dal Covid è tutt’altro che scontato. Basta allargare lo sguardo oltre il confine italiano per capire la difficoltà dello svolgimento delle fiere di settore. Non è un caso che sia Cannes, con una decisione delle autorità molto poco tempestiva e soprattutto contestata, che il MetsTrade di Amsterdam siano state costrette ad alzare bandiera bianca.

Salone Nautico 2020

I numeri del Salone Nautico 2020

Noi ci siamo stati e l’impressione, al netto della contingenza, non è stata così negativa. Ne parliamo con un lungo reportage su DIESEL di novembre. Intanto, gli organizzatori hanno diffuso i numeri ufficiali della manifestazione. I sei giorni della manifestazione sono stati frequentati da poco più di 71mila visitatori, con 824 brand in esposizione in oltre 200mila metri quadrati di spazio a terra o in acqua. Numeri – specialmente quelli relativi ai visitatori – che confrontati con quelli di appena un anno fa (nel 2019 si sfiorarono le 190mila presenze) danno semplicemente l’idea di quanto il mondo, in 12 mesi appena, sia profondamente cambiato.

Salone Nautico 2020
Lo stand Saim Marine al Power Village

La qualità dei contatti

E allora si spiegano le parole di Marina Stella, DG di Confindustria Nautica, che parla di «un Salone che non può essere confrontato con nessun’altra edizione precedente». Una manifestazione «completamente differente, nel segno dell’efficacia e della qualità dei contatti per gli espositori».

Era importante esserci, per una volta. Anche perché questo Salone 2020 era il primo dalla firma di quell’accordo decennale tra I Saloni Nautici, società operativa di Confindustria Nautica, e le istituzioni locali e regionali per porre le basi dell’ambizioso progetto che mira a fare di Genova «il primo salone nautico del mondo», come dichiarato dal sindaco della città ligure, Marco Bucci. Che aggiunge, guardando al domani: «lavoriamo alla nuova darsena, al Waterfront di levante e a 400mila metri quadrati qualificati».

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati