Same Frutteto e il Farmotion. Avevamo affrontato un paio di anni or sono la relazione in house tra il 3,8 litri di Treviglio e i trattori Sdf. In questa occasione capitalizziamo il rapporto privilegiato con i cugini di trattoriweb per soddisfare le curiosità dei palati più raffinati. QUI l’articolo integrale, pubblicato sulla rivista TRATTORI.

Same Frutteto e il Farmotion

Same Frutteto e il Farmotion. Per esempio nel Frutteto

La trasmissione a variazione continua, progettata e realizzata a Treviglio, si sincronizza automaticamente col 4 cilindri Farmotion da 83 chilowatt per trovare il punto di massima efficienza in funzione dei carichi. In modalità automatica è praticamente sufficiente impostare la velocità desiderata e usare l’acceleratore per raggiungerla, poi ci pensa la centralina elettronica a mantenerla costante, agendo in automatico sul regime del motore, in funzione del carico richiesto. I 40 km/h si raggiungono a soli 1.650 giri, ed è possibile utilizzare la trasmissione anche in modalità manuale, cioè variando il regime motore con l’acceleratore e la velocità tramite il joystick, oppure in modalità Pto, che si attiva automaticamente all’inserimento della presa di potenza mantenendone stabile il regime di rotazione indipendentemente dalla velocità di avanzamento del trattore. Il tipo di risposta del motore è selezionabile in funzione Eco per minimizzare i consumi di gasolio o Power per privilegiare le prestazioni.

Same Frutteto e il Farmotion

Capacità di manovra

Tra le caratteristiche più importanti per uno specializzato ci sono ovviamente le dimensioni e le capacità di manovra. Il Frutteto 115 CVT ha un passo di 2.174 millimetri e, allestito con pneumatici 280/70 R16 anteriori e 380/70 R24 posteriori, una larghezza di 1.600 millimetri. Ma per quanto riguarda la manovrabilità si comporta meglio del più stretto dei trattori da vigneto, e questo grazie all’esclusivo assale posteriore a ruote sterzanti Activesteer che consente di ridurre drasticamente il raggio di volta, senza penalizzare la stabilità della macchina. In pratica, sotto il controllo di una centralina elettronica, le ruote posteriori possono inclinarsi fino a 20 gradi proporzionalmente a quelle anteriori, ma non solo.  L’operatore, agendo su un pratico pannello di controllo a pulsanti posto sul cruscotto alla destra del volante, può selezionare anche la modalità di funzionamento ‘a granchio’, cioè orientando le ruote posteriori parallelamente rispetto a quelle anteriori per effettuare piccoli spostamenti laterali, oppure in modalità ‘delayed’, proporzionalmente rispetto alle ruote anteriori ma con un leggero ritardo, nel caso si proceda con un rimorchio trainato per fare in modo che questo rimanga solidale rispetto al trattore senza stringere eccessivamente il raggio di volta. Oltre a queste tre modalità di controllo automatizzate è possibile gestire manualmente l’angolo di sterzo delle ruote posteriori, nonché bloccarle a piacimento per compensare lo scivolamento a valle del retrotreno in pendenza o bloccarle in posizione centrata per il trasporto su strada.

Sospensione anteriore idropneumatica

Altra dotazione esclusiva che migliora notevolmente le performance in trazione e stabilità e il comfort è la sospensione anteriore idropneumatica a controllo attivo ActiveDrive, che come sulle automobili prevede oscillazioni verticali indipendenti delle ruote anteriori. In automatico, in base all’analisi in continuo della velocità di guida, dell’angolo di sterzo e dei dati inviati alla centralina dai sensori di posizione e velocità dei martinetti, i pistoni di sospensione vengono mantenuti nella loro posizione mediana assicurando sempre un perfetto livellamento, e grazie alla gestione adattiva il sistema elettronico gestisce in tempo reale gli ammortizzatori con un assetto più rigido o morbido a seconda delle condizioni operative. Il software di controllo dell’ActiveDrive include di serie le funzioni Anti-dive, per contrastare l’affossamento dell’avantreno in frenata e l’Anti-roll, che adatta automaticamente la rigidezza del sistema in funzione della sterzata e della velocità di percorrenza, migliorando aderenza e stabilità, sia in campo che su strada. A questo si aggiunge la trazione integrale gestibile automaticamente e la frenatura integrale con freni a dischi sulle 4 ruote. Tutti i componenti degli assali sono sovradimensionati, e il peso totale ammesso raggiunge la ragguardevole cifra di 5.200 chilogrammi. Definire ad alte prestazioni l’impianto idraulico è quasi riduttivo. A una pompa da 42 l/min dedicata esclusivamente all’idroguida, si affianca una pompa Load Sensing per sollevatore e distributori capace di garantire 100 l/min di portata col motore a 1.850 giri.

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