SaMoter ci riprova e, in un momento storico difficile per gli ottimisti, dà appuntamento a marzo: dal 3 al 7 in coabitazione con Asphaltica e con il nuovo salone LetExpo dedicato alla logistica. Prima tappa di avvicinamento, lo scorso 14 ottobre, il SaMoTer Day (qui il post relativo al SaMoTer Day dello scorso anno), occasione perfetta per fare il punto sullo stato di salute del settore delle macchine per costruzioni. Convitato di pietra, manco a dirlo, il Covid.

SaMoTer Day 2020
Un’immagine relativa all’ultima edizione del SaMoTer, quella del 2017

Al SaMoTer Day 2020 lo studio di settore di Unacea e del CEr

Base della discussione, lo studio di settore realizzato da Unacea e dal CEr (qui la sintesi previsionale). La recessione che ha caratterizzato questo 2020 è la più profonda di sempre. Non è però la crisi più grave, proprio perché non causata da mancanza di liquidità nel mercato. Il secondo trimestre dell’anno ha fatto segnare numeri profondamente negativi. Nel terzo, però, si è vista una decisa ripresa. Si respira cauto ottimismo in previsione della fine dell’anno. A patto che gli effetti della seconda ondata pandemica vengano contenuti.

I numeri, adesso.

Il mercato italiano delle macchine per costruzioni, reduce da un 2019 di crescita molto robusta (vedi grafico qui sotto), ha avuto una contrazione del 20 percento nei primi sei mesi dell’anno. Per quanto riguarda le previsioni per il secondo semestre, lo scenario più ottimistico mostra una ripresa con una possibile chiusura a quota -8,7%, pari a 1.414 macchine movimento terra vendute in meno. Simili le prospettive dei sollevatori telescopici (-9,7%) e delle macchine per il calcestruzzo (-10%), mentre le stradali potrebbero avere una riduzione di appena il 2,7%.

SaMoTer Day 2020
Fonte: Unacea-CEr
SaMoTer Day 2020
Fonte: Unacea-CEr

Fiducia condizionata all’andamento della pandemia

Guardando al 2021, il sentiment registrato pare orientato alla fiducia: la buona capacità di resilienza dimostrata finora dal settore, il promettente piano europeo Next Generation EU e misure nazionali quali l’ormai noto rimborso al 110 percento per le ristrutturazioni edilizie possono essere ottime premesse per la ripartenza, con l’ambizione di tornare in fretta ai livelli pre-Covid.

«Il settore delle macchine per costruzioni sta attraversando un momento inedito. Abbiamo dato prova di grande resilienza e dinamismo. Adesso, se grazie al Recovery Plan arrivasse un segnale di valorizzazione delle tecnologie d’avanguardia, capaci di far fare un salto d’efficienza, sicurezza e compatibilità ambientale, sarebbe un investimento nel futuro di tutto il Paese», ha detto Mirco Risi, presidente di Unacea.

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