SaMoTer Day, si torna in scena!
Si è svolta ieri a Verona la giornata di presentazione della prossima edizione di SaMoTer, che si svolgerà dal 3 al 7 maggio 2023. Dopo sei anni di assenza dalla scena fieristica, sono molte le novità che riguardano il settore delle costruzioni
SaMoTer è un salone triennale la cui ultima edizione risale al 2017: ecco perché la sua assenza si è sentita nel settore del movimento terra e delle costruzioni. Per il grande ritorno, dal 3 al 7 maggio dell’anno prossimo, sono state pensate molte novità, presentate ieri proprio nella sede espositiva di Verona.
A fare gli onori di casa è Federico Bricolo, presidente di Veronafiere: “Nonostante i sei anni di assenza, non ci siamo mai fermati. La presenza di molti cantieri ha rilanciato l’intero settore e l’obiettivo della prossima edizione di SaMoTer sarà proprio la capitalizzazione di questa ripresa. Stiamo progettando un’edizione dedicata a un comparto che vedrà finanziamenti importanti e grandi opportunità da cogliere, per questo vogliamo facilitare un dialogo tra le imprese e con le istituzioni.”
Passa poi la parola a Sara Quotti Tubi, responsabile area Agritech ed event manager di SaMoTer, che presenta le molte novità dal punto di vista organizzativo: la trentunesima edizione della rassegna sarà dedicata a movimento terra, sollevamento perforazione, macchine da cava, componentistica e si terrà in contemporanea ad Asphaltica. Nasce con questa edizione il “SaMoTer Innovation Award”, dedicato all’evoluzione dei mezzi meccanici da cantiere, al quale ci si potrà iscrivere da luglio, mentre la premiazione si svolgerà il 23 febbraio. Il giorno successivo (24 febbraio 2023) ci sarà il “B2Press”, dedicato agli incontri tra gli espositori e la stampa italiana e internazionale del settore construction.
“Una grande novità – aggiunge Quatti Tubi – è il SaMoTer Lab, un’area specifica della fiera dedicata all’innovazione per la sostenibilità. Parleremo di sostenibilità in modo molto concreto: i temi saranno l’elettrificazione, le macchine ibride, i software, il cantiere digitale, ma soprattutto come ottimizzare l’uso delle macchine, diminuendo i costi e aumentando la sicurezza. Il ‘Lab’ sarà soprattutto occasione di confronto e di formazione: cercheremo di colmare il grande bisogno formativo che c’è nel settore. Ad esempio, abbiamo una grande quantità di dati raccolti dalle macchine, ma non sappiamo come utilizzarli. Cercheremo di dare soluzioni concrete a queste domande. L’obiettivo è di creare una rete di sinergie stabili tra gli operatori del settore, la ricerca e le istituzioni.”
Si passa poi alla presentazione di Asphaltica da parte di Michele Turrini, presidente del Siteb (Strade italiane e bitume). La manifestazione, nata una ventina di anni fa per rappresentare la filiera della strada, è ospitata per la sesta volta dalla Fiera di Verona. “Il nostro settore avvertiva l’esigenza di confrontarsi sui contenuti, con convegni e seminari. La pavimentazione stradale è un indice di progresso per un paese. Grazie ad Industria 4.0 il settore ha avuto un impulso notevole negli ultimi anni. Nei primi mesi del 2022 i risultati non sono stati altrettanto brillanti a causa del caro-energia, ma siamo piuttosto ottimisti per il secondo semestre.”
Macchine per costruzioni: come va il settore
Stefano Fantacone, direttore scientifico del Cer (Centro Europa Ricerche), presenta l’andamento internazionale e italiano del settore delle macchine per costruzioni e le previsioni per il 2022. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha prolungato l’interruzione degli scambi commerciali con la piattaforma produttiva asiatica. “Stiamo perdendo quelli che erano i benefici della globalizzazione, mentre si riaffaccia l’inflazione che non vedevamo da decenni, ma, nonostante il rialzo dei prezzi e la revisione delle politiche monetarie, siamo ancora in una fase espansiva dell’economia globale. In particolare, in Italia è rallentato il tasso di crescita ma ha recuperato il settore dei servizi (turismo). Il settore delle costruzioni è ancora in espansione grazie agli investimenti pubblici del Pnrr. La vendita di macchine è cresciuta del 30% nel 2021 e le prospettive sono buone anche per quest’anno (+11,8%). Nonostante il rallentamento della produzione industriale a livello globale, la domanda è ancora forte.” Dopo un’attenta analisi dell’inflazione in Europa e dell’aumento dei prezzi delle materie prime fossili e non, Fantacone conclude: “Anche se il manifatturiero è in contenuto ribasso, le costruzioni continuano il loro trend di crescita, sostenendo la congiuntura italiana, nonostante le precedenti previsioni molto negative. Dopo i picchi di vendita delle macchine da costruzione nel 2021, il settore rimane in crescita, soprattutto per gli escavatori (+29,5%), i sollevatori telescopici e le macchine stradali, assestandosi su una crescita media dell’’11,8%.”
Professionisti del settore a confronto
La mattinata si conclude con un talk show sugli attuali problemi del settore.
David Bazzi, Managing Director Komatsu Italia Manufacturing, conferma I dati presntati da Fantacone: “Nel movimento terra la crescita è costante e siamo piuttosto tranquilli perché nessun ordine è stato cancellato”.
Aggiunge Mario Spinelli, Managing Director di Wirtgen Italia: “Per quanto riguarda l’importazione di macchine stradali, il settore, in grandissima crescita dal 2018, anche per il 2022 vedrà volumi simili (+40%), anche perché gli ordini precedono di 6/8 mesi le consegne. Il recente calo è dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime e al fatto che alcuni nostri clienti hanno pensato che fosse più vantaggioso fermarsi per un periodo. Anche se il ciclo della sostituzione macchine non sarà infinito, potremo contare sull’attività di postvendita (noleggio, manutenzione), ma è difficile fare previsioni in un mercato così schizofrenico.”
Gianmarco Ronco, Marketing & Communication Manager di Cifa – Concrete Machinery, puntualizza che invece nel settore delle macchine da calcestruzzo i problemi di approvvigionamento dei componenti ci sono e peseranno sulla crescita, la cui previsione di un 17% andrà certamente dimezzata. “È vero che finirà il ringiovanimento del parco macchine, ma continueranno i cantieri e chiuderemo comunque in crescita, credo anche nel 2023.”