E con questa fanno trenta, 30 edizioni per il Samoter di Verona, sul quale è appena calato il sipario. Si è infatti svolto dalle 9 del 22 alle 18 del 25 febbraio il trentesimo Salone Internazionale delle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia. La sinergia con il Transpotec e con Asphaltica pare avere funzionato e i segnali di inversione del trend ci sono tutti. Spetta ora all’organizzazione proseguire  su questa strada e consolidare la ripresa, sulla scorta dell’andamento del mercato delle macchine movimento terra, dal 2014 in lenta e costante crescita. I numeri della manifestazione: 780 espositori, 10 padiglioni e 6 aree esterne occupate per un totale di oltre 84mila metri quadrati, 210 buyer esteri selezionati e 130 convegni e workshop, tra i quali il nostro: “Stage V e Post-trattamento. Il cantiere alla prova emissioni“.

Man a tutto gas

Ets è stata la protagonista assoluta del Samoter, avendo avuto il coraggio di osare là dove gli altri non hanno fatto. Portabandiera del mondo motoristico, il dealer italiano di Man si è presentato per la prima volta con la patente delle applicazioni off-road. Non solo più gli stazionari, tra gli assi della manica padovana ci sono i pezzi pregiati della scuderia tedesca per l’agricoltura e per il movimento terra. Esposti allo stand l’E0836 e il D2862Le13X. Ha destato interesse soprattutto il 6 cilindri in linea, che incarna la nuova frontiera a gas che anche Man sta colonizzando, forte dell’esperienza negli stazionari. Omologato Euro 6 si presta quindi per applicazioni automotive e dispone dei requisiti per affacciarsi allo Stage V in anticipo con i tempi. La scheda anagrafica parla di 206 kW e 1.000 Nm. Il D2862 è invece un peso massimo: il 12 cilindri con canna da 2 litri è omologato Tier 4 Final ed eroga fino a 816 chilowatt. Chiude la rassegna il modulo di post-trattamento.

Anche Tessari ha stupito con uno schieramento che ha dilatato gli abituali confini padovani. In mostra l’Erle 100, equipaggiato da Perkins, con 1104C capace di 100 kVA (110 in stand-by), accoppiato a un alternatore LeRoy Somer. Stesso motorista, Perkins, stessa famiglia, la 1100, ma questa volta con il 3 cilindri per il Rent 32. Salendo di potenza, sull’Erle 500 troviamo il Dc13 di Scania, per 500  e 550 kVA.

Scania e gli industriali al Samoter

 

Allo stand Scania, presente in forze al Transpotec, si è affacciato anche un industriale. Si tratta del 12,7 litri, 6 cilindri in linea, alimentazione garantita dall’Xpi, egr e scr contro gli ossidi di azoto e tre modulazioni di potenza: 283, 331 e 405 chilowatt. L’egr, come noto, saluterà i lidi svedesi a partire dal 2019 (s’intende con lo Stage V).

 

Per quanto riguarda le machine esposte al salone, si sono visti in forze i giapponesi. Kobelco, Komatsu e Hyundai hanno allestito stand degni di una grande fiera europea, anche Imer si è presentata con gli occhi a mandorla, da quando è entrata nell’orbita di Kato. Gradito il ritorno di Manitou, dirimpettaia anche in fiera, come a Castelfranco Emilia (Modena) di Magni.  Presente in grande stile anche CNH Industrial

Il Samoter si è prestato anche a fare da quinta alla premiazione del Diesel of the year 2017, assegnato al Liebherr D9812.

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