L’edizione 2024 del Sima di Parigi non andrà in scena. Edizione annullata, il primo organo di informazione a darne notizia è il sito Materiel Agricole. Secondo quanto riferito dal portale francese le motivazioni di Axema, l’associazione dei costruttori francesi nonché ente organizzatore della kermesse transalpina, sarebbero dettate dal calo del mercato delle attrezzature e della crisi agricola che sta colpendo la Francia e tutta l’Europa. Una situazione a cui si arriva dopo il Covid, la guerra in Ucraina e le fluttuazioni dei prezzi e delle materie prime.

Sima 2024 ed Eima. Stesso anno, stessi giorni

Ovviamente dispiace che un evento del calibro e con la storia della kermesse francese si veda costretto a chiudere i battenti almeno per il Sima 2024, ma le cause a nostro avviso vanno ricercate al di là delle congiunture del periodo. Ne abbiamo ampiamente discusso in questi anni, ma è evidente che il cambio di data da febbraio a novembre non ha portato i risultati sperati. Troppo ingombrante l’overlap o quantomeno la vicinanza temporale con l’Eima di Bologna che, a onor di cronaca, ha accettato la sfida con gran vigore sbaragliando la concorrenza sotto tutti gli aspetti determinanti per una fiera internazionale: espositori, pubblico, contenuti e organizzazione. Tanto è vero che se le difficoltà del mercato interessano quest’anno la Francia così come l’Italia, per Eima international in programma dal 6 al 10 novembre si attende il sold out di superficie espositiva.

Sima 2024
Foto di gruppo per Yanmar, all’Eima 2022

Due eventi così importanti non possono evidentemente convivere in un lasso di tempo così breve per molteplici motivi che vanno dall’impegno economico e logistico delle imprese per partecipare ad entrambi alla sovrapposizione di new entry e di pubblico. Pubblico che ha scelto di premiare Eima così come i principali player mondiali della meccanizzazione, alcuni dei quali va detto, sono sicuramente corresponsabili della deblacle del Sima, avendo spinto direttamente o indirettamente gli organizzatori a una scelta senza ritorno. O forse no visto che tornare in programmazione a inizio anno potrebbe essere l’unica chance della kermesse di restare in vita.

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