SMM Amburgo 2018. Dopo due giorni la kermesse anseatica ha emesso la prima sentenza: il tedesco non è solamente la lingua ufficiale della municipalità, ma la lingua vettoriale delle novità. Novità che portano il nome di un terzetto di grandi firme: Man, Mtu e Zf.

SMM Amburgo 2018. Potere all’ibrido

SMM Amburgo 2018

Rullo di tamburi per Rolls-Royce Power Systems, che ha giocato le carte dell’ibrido e del 4.0. Ibrido, strategia che non ha ancora convinto tutti, stretto nella morsa dei paladini del diesel come irriducibile frontiera della propulsione commerciale e i fautori del full electric a tutti i costi. A partire dalla fatidica soglia del 2020, quella che dovrebbe rivoluzionare l’approccio degli OEM al consumo di combustibile e, di riflesso, alla regolazione della CO2 immessa in atmosfera, Mtu proporrà la formula diesel – elettrica nell’intervallo tra 1.000 e 4.000 chilowatt. I valori prestazionali si riferiscono alla potenza complessiva del pacchetto ibrido e abbracciano sia la serie 2000 che la serie 4000 di Friedrichshafen. L’architettura è quella convenzionale, in parallelo, con l’integrazione di batterie agli ioni litio e motori elettrici. Non c’è però bisogno di attendere oziosamente il 2020. Risale al 2017 il varo del Sailing Yacht A che, con uno scafo di 143 metri, non conosce rivali sui quattro mari almeno tra i natanti a vela. Qui la potenza combinata è di 16 MW e consente una velocità massima di 21 nodi. Nova Hybrid è invece uno yacht di 50 metri del cantiere olandese Heesen, equipaggiato da due 12V2000 M61 da 1.200 Kw, associati a 220 kW elettrici. Incat Crowther ha scelto una coppia di 10V2000M72, in cooperazione con trasmissione Zf e motori elettrici ABB, per navigare in modalità compatibile con le acque del fiume Gordon, nell’area protetta della Tasmania.

HEESEN A MTU? UNA STORIA LUNGA UN QUARTO DI SECOLO

In merito al Marine Service 4.0, all’Smm Amburgo 2018 Mtu ha organizzato un’apposita divisione multitasking, forte di 80 addetti. Così ha esordito Jürgen Winterholler, responsabile della neonata area per le soluzioni digitali. «La sicurezza informatica e la protezione dei dati hanno la massima priorità. Questo è un settore in cui ci avvantaggiamo anche dell’esperienza acquisita negli ultimi 20 anni da Rolls-Royce nell’industria aerospaziale».

Man e l’Imo Tier III

Meno radicata della conterreanea Mtu tra le applicazioni commerciali heavy-duty (alle quali provvede massicciamente la sorella Man Diesel&Turbo, ex Man B&W), Man Engines ha presentato la ricetta Imo Tier III – Epa Tier 4. Fulcro del sistema è ovviamente il modulo Scr. Due le leve su cui fa affidamento Man per vincere la diffidenza di cantieri e armatori nei confronti dell’invasivo cilindro del catalizzatore: la compattezza, per non rubare spazio nobile sotto coperta, e la minimizzazione dei tempi di assistenza. Altro plus riguarda il consumo di urea, ridotto dell’8 per cento rispetto alla precedente versione, secondo i dati ufficiali del costruttore.

Anche Zf punta all’ibrido

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Sulle rive del lago di Costanza soffia ancora il vento dell’ibrido. Concepita per volumi ‘generosi’ e impieghi su larga scala, la trasmissione ibrida di Zf utilizza motore a magneti permanenti con planetari integrati, da 600 a circa 11.500 chilowatt. Le modalità applicative sono quelle della letteratura ufficiale: puro elettrico, parallelo, erogatore integrativo di coppia (modalità boost), oppure generatore per i servizi di hotel a bordo della nave. Una presa di forza supplementare (PTI) è applicata sull’albero dell’elica sia tramite il solo motore elettrico che in tandem.

ZF VISTA ‘DALL’ALTO’, NELLE PAROLE DI FEDERICO DECIO

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