Sostenibilità e non solo al Mets 2019
Qualche numero, anzitutto, per inquadrare il Mets 2019, a cui anche quest’anno non abbiamo saputo rinunciare. L’appuntamento internazionale dedicato alla componentistica e agli accessori per la nautica da diporto ha ospitato, dal 19 al 21 novembre, poco meno di 18.000 visitatori da 115 paesi e 1.670 espositori da 53 paesi, con 271 aziende che hanno […]
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Qualche numero, anzitutto, per inquadrare il Mets 2019, a cui anche quest’anno non abbiamo saputo rinunciare. L’appuntamento internazionale dedicato alla componentistica e agli accessori per la nautica da diporto ha ospitato, dal 19 al 21 novembre, poco meno di 18.000 visitatori da 115 paesi e 1.670 espositori da 53 paesi, con 271 aziende che hanno esposto per la prima volta.
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E l’Italia? Sempre molto presente, anche a giudicare dall’incidenza della lingua italiana nelle conversazioni che hanno animato i corridoi e gli stand del Rai di Amsterdam, sede dell’evento. Ben 288 aziende del Belpaese hanno esposto i loro prodotti: quasi il 20 percento del totale.
COSA VI AVEVEMO RACCONTATO NEL 2017…
I nuovi motori Fpt presentati al Mets 2019
Senza tralasciare il filo conduttore della sostenibilità che ha animato l’intera rassegna nonché i dibattiti e i convegni ospitati nel corso delle tre giornate olandesi, ci siamo naturalmente concentrati sull’offerta motoristica e sulle soluzioni di trasmissione.
In tema di motori, Fpt Industrial ha scelto una fiera solitamente avara di vere e proprie presentazioni per lanciare due nuovi propulsori per applicazioni commerciali. Il modello C16 600, da 16 litri e 600 cavalli (442 chilowatt) con coppia di 2.680 Nm, pensato per applicazioni commerciali pesanti, riprende il C16 (Diesel of the Year 2014) lanciato lo scorso anno a Cannes. Il modello N67 450 N, evoluzione della famiglia Nef per applicazioni diportistiche e commerciali leggerecon potenza massima di 450 cavalli (330 chilowatt) e coppia di 1.350 Nm. Obiettivo: massimizzare il Tco. Ne parleremo diffusamente…
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Restando in Italia, AS Labruna, concessionario Fpt, ha esposto il Pod oleodinamico in lega di alluminio Hydropod, in grado di trasferire all’elica 367 chilowatt di potenza e 2.500 Nm di coppia ma anche, strizzando l’occhio al concetto di sostenibilità, il Blue Hybrid di Cmd già ammirato a Genova.
Gli altri costruttori e i marinizzatori
E gli altri? Volvo Penta era presente con la gamma D4 e D6 e con una serie di concept che guardano all’elettrificazione. John Deere ha messo in mostra soluzioni da 4,5 e 6,8 litri certificati Stage V rispettivamente da 61 e 117 chilowatt, in produzione dall’inizio del prossimo anno. Anche di questo avremo modo di riparlare.
Lo stand Yanmar si è fregiato sì dei motori marini della serie 4LV, recentemente lanciati, anche se il focus dell’azienda era sui nuovi pannelli di controllo per le imbarcazioni. Mentre Kohler e Cummins hanno diviso lo spazio a disposizione tra propulsori e soluzioni per gruppi elettrogeni, Hyundai Seasall ha puntato sul fuoribordo diesel S30-OB per il diporto.
Infine, il marinizzatore britannico Marine Mermaid ha portato alcuni esempi di motori della conterranea Jcb con potenza da 55 a 120 chilowatt.
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