Pubblichiamo qui la seconda parte della nostra intervista a Steven Nendick, Responsabile Marketing e Comunicazione di Cummins, sull’evoluzione dei motori Stage V Performance Series del costruttore statunitense. Ripartendo dalle caratteristiche distintive dello Stage V per le performance agricole.

LA PRIMA PARTE DELL’INTERVISTA A STEVEN NENDICK

‘More with less’: lo Stage V con architettura semplificata

Il motore F3.8 Performance Series di Cummins

 

I motori Stage V Performance Series di Cummins, e in particolare i nostri modelli F3.8 e B4.5 da 4 cilindri, incarnano proprio questo trend. La potenza e la coppia sono state molto incrementate rispetto agli Stage IV; sono entrambi leader nella loro categoria di potenza; inoltre, l’architettura semplificata assicura maggiore affidabilità ed efficienza nei consumi. Gli Oem hanno quindi l’opportunità di aumentare le potenzialità delle loro macchine oppure di scegliere un motore di dimensioni più piccole con prestazioni più elevate, risparmiando quindi peso e denaro. Per gli agricoltori, questo si traduce in consumi e costi di manutenzione inferiori senza rinunciare alla produttività.

Steven Nendick, responsabile Marketing e Comunicazione di Cummins

 

È corretto dire che Cummins riafferma il suo ruolo come player ‘multitasking’ in campo agricolo, con interessi sia nell’endotermico che nei sistemi di post-trattamento e nelle batterie?

Proprio quest’anno ricorre il centenario da quando Cummins ha iniziato a sviluppare e produrre motori diesel, e il primissimo motore venne utilizzato proprio in agricoltura. L’industria continua a esplorare e investire in soluzioni che guardano al mercato agricolo e Cummins è certamente in prima linea. Stiamo sviluppando batterie per automotive e applicazioni industriali in seguito all’acquisizione di Brammo, Johnson Matthey Battery Systems (Jmbs) e Efficient Drivetrains (Edi). Abbiamo anche, di recente, acquisito l’azienda canadese Hydrogenics, specializzata nel business dei combustibili a idrogeno, un investimento che ci consente di sviluppare la nostra expertise e permettere loro di produrre in modo affidabile, come abbiamo sempre fatto con i nostri diesel.

DI STAGE V SI PARLERÀ ANCHE AL DPE DI RIMINI…

A proposito di post-trattamento nei motori Stage V…

Sotto il cofano dei grossi trattori, superiori ai 129 kW, c’è abbastanza spazio, per i sistemi di post-trattamento. Quali sono le soluzioni Cummins per guadagnare lo spazio necessario alla catena cinematica?

Gli standard sempre più stringenti in tema di emissioni, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria, hanno aumentato la complessità di motori e sistemi di post-trattamento. È dunque più difficile per gli Oem alloggiarli nelle macchine non inficiando la visuale dell’operatore.

La competenza in-house di Cummins, in termini di post-trattamento, ha portato allo sviluppo del sistema Single ModuleTM che, più piccolo e leggero rispetto al predecessore Stage IV, è utilizzato nei motori Performance Series di Cummins (F3.8, B4.5, B6.7 e L9). Il risparmio è nell’ordine del 40 percento in quanto a dimensioni e del 20 percento sul peso. Sono disponibili diverse configurazioni flessibili che consentono ai nostri ingegneri di adattare il sistema ad applicazioni specifiche, come i trattori agricoli. Inoltre, l’elevata efficienza del trattamento degli NOx permette di raggiungere il livello richiesto senza che sia necessario l’uso di Egr, riducendo la complessità dei motori. Il sistema è anche molto efficace e riduce il 99,9 percento del PM in termini di dimensione e di numero.

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