Mtu e la Cina: accordo sulla strada della nuova via della seta
Una partnership strategica tra Rolls-Royce e China Railway Rolling Stock Corporation (che per amor di sintesi chiameremo Crrc) inserisce sempre più saldamente il motorista di Friedrichshafen nell’orbita del più grande costruttore di materiale rotabile al mondo. La “nuova via della seta” è al cuore del rapporto. Il futuro è ibrido o a gas Le due […]
Una partnership strategica tra Rolls-Royce e China Railway Rolling Stock Corporation (che per amor di sintesi chiameremo Crrc) inserisce sempre più saldamente il motorista di Friedrichshafen nell’orbita del più grande costruttore di materiale rotabile al mondo. La “nuova via della seta” è al cuore del rapporto.
Il futuro è ibrido o a gas
Le due aziende hanno siglato un accordo che mira a proseguire una collaborazione di lungo periodo, eleggendo i motori realizzati da Mtu a possibili applicazioni per i progetti Crrc afferenti al progetto “Belt and road initiative”. Il patto è stato firmato nei giorni scorsi in quel di Friedrichshafen. Nel cono d’interesse delle due realtà vi sono non solo le attuali applicazioni ferroviarie, ma anche (e soprattutto) una proiezione futura che strizza l’occhio alla propulsione ibrida e ai motori a gas. È passato ormai oltre un anno dall’annuncio che, a partire dal 2018, Mtu produrrà la serie 4000 anche in una variante a gas. L’iniezione nelle teste cilindro è del rodato tipo multipoint, mentre a monte del sistema un duplice condotto di fornitura del gas è a garanzia della sicurezza. La novità è il frutto di 3mila ore di test su banco prova.
La nuova via della seta osservata speciale
In particolare, lo strategic agreement riguarda il progetto della nuova via della seta (Belt and Road Initiative), il piano del Dragone volto a rafforzare le proprie connessioni con Asia, Europa ed Africa in chiave di movimento merci. Un progetto che vede la cittadina di Mortara, nella lombarda provincia di Pavia, capitale del salame d’oca, come punto di partenza di treni diretti con destinazione Cina. Il primo è partito tre giorni fa: un convoglio di 17 carri che viaggerà per 18 giorni e 10.800 chilometri attraverso Italia, Austria, Germania, Polonia, Bielorussia, Kazakistan, per arrivare a Chengdu, capoluogo del Sichuan, con il suo carico di macchinari, mobili e componenti per auto. Da gennaio il collegamento entrerà a regime con due coppie di treni settimanali. Il piano della Cina, in ogni caso, ha dimensioni mondiali: il paese investirà centinaia di miliardi di euro nelle infrastrutture di diversi stati, e il Crrc è uno dei key player. In ambito ferroviario, Mtu muove già i treni ad alta velocità Hitachi 802 nel Regno Unito, in virtù di un ordine, formalizzato a fine 2016, da 136 Mtu Powerpack serie 1600, forniti di sistema Scr che consente di ottemperare alla normativa europea IIIB. Al cuore dei motori vi è il 12 cilindri diesel Mtu 12V 1600 R80LK.
500 motori serie 4000 alle spalle
Rolls-Royce collabora con Crrc da diversi anni. Il background è forte di un ordine di 500 di motori Mtu serie 4000 per locomotive usate in Nuova Zelanda, Argentina e Sudafrica. Tale tipologia di motore è al centro della joint venture Mtu Yuchai Power, lanciata in aprile con l’obiettivo di realizzare grandi propulsori in terra cinese. «Questo accordo è un passo avanti nel rafforzamento della nostra collaborazione» ha affermato Dayong Chen, General Manager for International Business di Crrc. «Siamo orgogliosi del fatto che stiamo man mano convincendo Crrc della qualità dei nostri motori», ha detto Andreas Schell, Ceo di Rolls-Royce Power Systems.