Organizzazione e diversificazione. Le nuove strategie in casa Kohler Engines
Uno sguardo a tutto tondo sul processo di rinnovamento che Kohler Engines sta mettendo in atto, a partire dalle strategie produttive e commerciali. Ne abbiamo parlato con Nino De Giglio, Director Marketing Communications & Channel Management.
Uno sguardo a tutto tondo sul processo di rinnovamento che Kohler Engines sta mettendo in atto, a partire dalle strategie produttive e commerciali. Guidate, è chiaro, dalla tecnologia. Il mese scorso vi abbiamo proposto una lunga intervista a Gianluca Paini, Director Diesel Plant Manufacturing (qui sotto in video). Questa volta vi proponiamo il colloquio con Nino De Giglio, Director Marketing Communications & Channel Management di Kohler Engines. L’intervista completa la trovate a pagina 16 di DIESEL maggio. Qui ve ne proponiamo un estratto.
Anche l’ibrido nelle strategie Kohler per il prossimo futuro
«La direzione tecnica è proiettata alla ricerca di prodotti nuovi e alla comprensione dei trend di mercato» anticipa. «In questo periodo è gettonata la proposta ibrida, il K-Hem (Kohler Hybrid energy module), lanciato al Bauma 2019, sia su base endotermica Kdw 1003, da 19 chilowatt, che su base Kdi, con il 2504Tcr da 56 chilowatt. Valutiamo l’ibrido parallelo una soluzione decisamente appetibile e congeniale per le macchine con un duty-cycle compatibile con questo sistema. Mi riferisco, per esempio, a piattaforme aeree, caricatori frontali, bio-trituratori. Ci stiamo applicando (una espressione dalla lettura tanto chiara quanto duplice, se pensiamo al gergo di motoristi e Oem, ndr), in concerto con alcuni clienti, nella definizione del sistema ibrido su alcuni tipi di macchine. I due nodi di potenza sono orientati dalle normative sulle emissioni. Con il Focs 1003, fino a 19 chilowatt, evitiamo il filtro antiparticolato e attingiamo alla parte elettrica per il boost che ci serve; con il 56 chilowatt, quindi con il 2504Tcr, che prevede il Dpf, scongiuriamo l’installazione dell’Scr. Gli Oem si dimostrano aperti all’ibrido, fin dall’Eima 2018, anche se occorre tempo affinché questa soluzione sia pienamente metabolizzata dal mercato. Noi ci siamo, compatibilmente all’input di assecondare le linee guida degli Oem».
Dove soffia il vento del mercato
Come per un riflesso pavloviano chiediamo quali siano le linee guida del mercato, che coincidono in buona misura con quelle dei costruttori, anche se i due concetti non sono perfettamente sovrapponibili (vedi il rigetto, o il tracheggiamento, da parte di alcuni, agli ultimatum delle istanze normative). «Il mercato si dimostra sollecito al nodo dei 19 chilowatt. Come ho appena sottolineato, questa fascia di potenza costituisce le colonne d’ercole del Dpf. La soglia critica dei 25 chilowatt potrebbe indurre il segmento industriale a virare verso l’ibrido, in questo e altri nodi critici sotto il profilo delle emissioni. Una tendenza che sollecita quindi a ridimensionare le potenze tra 20 e 25 chilowatt, alla quale non resteremo sordi». Non ci è dato sapere cosa stia ribollendo in pentola, ma Kohler è una realtà globale e articolata, che sta ridisegnando morfologia e nomenclatura delle proprie funzioni.
Cambia l’organigramma
Anche questo gorgoglia nello stesso calderone, e non si tratta di un lifting onomastico. Ripartiamo da qui. «Vincenzo Perrone è diventato Presidente dell’intero gruppo motori, nel senso più ampio, inclusi i benzina, che sono i più esposti alla concorrenza dell’elettrico. L’offerta motoristica di Kohler potrebbe aprirsi ad altre tecnologie che non si riducono al solo endotermico. Sicuramente questa strategia si coniuga al presente con l’ibridizzazione. Per quanto riguarda il futuro non dovrete attendere troppo a lungo». Mettiamo la museruola alla curiosità e proseguiamo nella ricognizione dell’organizzazione Kohler. «Vincenzo Perrone, alla guida di Kohler Engines, risponde a Brian Melka, Presidente e Amministratore delegato di Kohler Power Group, che sovrintende a motori e gruppi elettrogeni. È stato istituito un unico comitato direttivo che contempla cinque ruoli globali sia a livello di prodotto che di mercato e tre livelli commerciali di competenza regionale. Massimiliano Bonanni è il General Manager della Product Strategy, che associa la direzione tecnica di diesel e benzina, R&D compresa, e la funzione di product marketing, strategia di prezzo e sviluppo prodotto. Un ruolo emerso da questa riorganizzazione è il marketing communications & channel management, affidato a me (Nino De Giglio, ndr). Si ragiona di attività rivolte al cliente con la funzione di stimolare le vendite dal basso, mediante la figura dei channel manager. Costoro agiscono in prossimità con gli utilizzatori finali e i canali commerciali dei costruttori, i contoterzisti, i noleggiatori, per esempio quelli legati al giardinaggio, soprattutto in America».