Successo per l’Open Factory Carraro a Poggiofiorito
È stato un Open Factory da record quello che si è tenuto lo scorso weekend in Driveservice, a Poggiofiorito (CH), hub logistico per i ricambi Carraro. In due giorni sono stati oltre 350 gli ospiti cha hanno deciso di conoscere da vicino questa realtà industriale.
È stato un Open Factory da record quello che si è tenuto lo scorso weekend in Driveservice, a Poggiofiorito (CH), hub logistico per i ricambi Carraro. In due giorni sono stati oltre 350 gli ospiti cha hanno deciso di conoscere da vicino questa realtà industriale.
L’evento si è aperto sabato mattina con un incontro dedicato a un centinaio di studenti provenienti da alcune scuole del territorio (Istituto Tecnico Economico “Luigi Einaudi” di Ortona, Istituto Istruzione Superiore ‘‘Enrico Mattei’’ di Vasto, Istituto Tecnologico per la Mobilità Sostenibile di Ortona, Istituto Tecnico Tecnologico Nautico “Leone Acciaiuoli” di Ortona). Nel corso di questa sessione privata agli studenti sono state presentate le opportunità professionali all’interno del Gruppo per poi visitare lo stabilimento e vivere – attraverso appositi visori – la Carraro Virtual Experience.
Domenica pomeriggio si è tenuto l’evento principale con l’apertura delle porte ad oltre 250 visitatori, tra collaboratori di Driveservice, con familiari ed amici, e tanti altri ospiti del territorio. I partecipanti a questo pomeriggio speciale hanno avuto l’opportunità di conoscere il “dietro le quinte” della sede di Poggiofiorito comprendendone i meccanismi, i flussi logistici e l’organizzazione. Anche in questa giornata diversi visitatori hanno potuto immergersi nell’esperienza della realtà virtuale e “toccare digitalmente” con mano i prodotti Carraro.
Un focus particolare dell’evento è stato dedicato alla sostenibilità, sia in riferimento alle attività mirate alla diminuzione dell’impatto ambientale nei processi produttivi, sia con alcune iniziative di solidarietà a favore della Cooperativa sociale Samisad di Lanciano e del progetto di adozione a distanza di una studentessa indiana – tramite la ONG Care to Action – con l’obiettivo di garantirle un adeguato percorso educativo, fondamentale per costruire il proprio futuro.
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