Ad Agritechnica non ci è sfuggita l’indiana Tafe (Tractors and farm Equipment Limited), il terzo produttore al mondo di trattori per volumi e il secondo in India dietro solo a Mahindra.

La scalata di Tafe

A capo dell’azienda c’è Mallika Srinivasan, donna dalle innate capacità imprenditoriali. Dal 1985, anno del suo ingresso nella compagnia fondata dal padre venticinque anni prima, il fatturato di Tafe è salito da 70 milioni a oltre 1,6 miliardi di dollari) e nota per la sua scalata in Agco, dove siede nel consiglio di amministrazione oltre ad essere la maggiore azionista della corporation americana. Il legame tra Tafe e Agco riguarda il brand Massey Ferguson per cui l’azienda indiana assembla trattori fino a 55,2 chilowatt (75 cavalli) che, oltre ad essere venduti in loco, vengono immessi da Agco nella propria rete distributiva globale per essere destinati ai mercati africani e del Sud America. Questi motori Stage V sono prodotti in India sulla base delle unità Tier 4 Final montati sui Massey Ferguson, mentre sulle gamma compatta sono montati i 3 cilindri Mitsubishi.

Parola a Massimo Ribaldone, President Business Developement di Tafe

Massimo Ribaldone (nella foto), una vita spesa al vertice dell’ingegneria di Same Deutz-Fahr, ci parla nella sua nuova livrea professionale. «Tafe realizza circa 200 mila trattori all’anno, gestendo in India i marchi Massey Ferguson ed Eicher, storico marchio tedesco rilevato nel 2005. La maggior parte dei mezzi sono venduti sul mercato indiano e asiatico, con una presenza importante anche in Africa. L’Europa rientra quindi nel piano di espansione e globalizzazione dell’azienda. L’approccio non è sicuramente ‘mordi e fuggi’ ma si tratta di una strategia ponderata e pianificata». 

«A conferma di ciò la realizzazione lo scorso anno del nuovo centro di ricerca e sviluppo di Telford in Inghilterra dove opera un team di ingegneri provenienti da tutto il mondo focalizzati sullo sviluppo di prodotti avanzati per i mercati europei. La volontà dell’azienda è quella di crescere a livello tecnologico. Non va dimenticato che in India i prodotti Massey Ferguson e Eicher sono considerati di fascia premium, sia a livello di prestazioni che di prezzo. L’obiettivo è dunque quello di proporre soluzioni adeguate ai mercati di riferimento che ovviamente differiscono a seconda delle necessità dei farmer. Entro la fine dell’anno Tafe sarà presente nei principali Paesi Europei».

«Per l’Europa» continua Ribaldone «le tre macro aree su cui ci stiamo concentrando sono l’elettrificazione, i carburanti alternativi e la smart farming che comprende anche la parte di automazione e robotizzazione. A tal proposito abbiamo già dei prototipi di trattori 100% autonomi che lavorano in aziende sperimentali. Quello che oggi è il nostro trattore full electric a breve sarà anche autonomo. Crediamo che in futuro i trattori possano mantenere un ruolo cruciale nel panorama agricolo, ma si tratterà ovviamente di macchine compatte, versatili e totalmente automatizzate che garantiscano molteplici operazioni con attrezzi diversi».

«Attualmente le trasmissioni sono interamente meccaniche, l’evoluzione non riguarderà powershift o cambi a variazione continua, piuttosto un’implementazione minima con inversore idraulico e Hi-Lo nell’ottica di muoversi a breve verso l’elettrificazione della driveline». 

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