Tenneco si cimenta con la decarbonizzazione, e non potrebbe essere diversamente, sfidando il pensiero unico della elettrificazione ‘senza se e senza ma’. Gli americani hanno intavolato una collaborazione con esperti del mondo accademico e dell’industria per esaminare le possibilità tecniche e la fattibilità commerciale dei carburanti sintetici quale tecnologia chiave per aiutare la transizione del settore verso un trasporto a impatto zero. Questo impegno congiunto è denominato progetto Namosyn.

I carburanti sintetici

I carburanti sintetici per autoveicoli, camion o addirittura per le applicazioni marine possono svolgere un ruolo importante nel raggiungimento di una mobilità a emissioni prossime allo zero, utilizzando fonti di energia rinnovabile, quali l’energia solare ed eolica, per creare un ciclo di CO2 chiuso che, visto da una prospettiva olistica, si potrebbe definire “dal pozzo alla ruota”. Gli e-fuel rappresentano un’alternativa sostenibile ai combustibili a base di petrolio, e sono potenzialmente in grado di offrire emissioni complessive significativamente ridotte, consentendo di gestire eventuali inquinanti rimanenti attraverso il processo di post-trattamento.

Prodotti sinteticamente, gli e-fuel a impatto zero possono essere utilizzati negli odierni motori a benzina e diesel con solo piccole modifiche, e in miscele con carburanti convenzionali. Questo li rende particolarmente adatti per veicoli con motore a combustione interna tradizionale, oltre che per propulsori alternativi come gli ibridi. Inoltre, gli e-fuel possono essere messi a disposizione dei consumatori utilizzando prevalentemente l’infrastruttura esistente, ben sviluppata, di distribuzione del carburante e di stazioni di rifornimento con solo piccoli adeguamenti, rendendo questa tecnologia ancora più interessante come soluzione realizzabile a breve termine.

Tenneco per il progetto Namosyn

Per sostenere ulteriormente i carburanti sintetici, Tenneco ha aderito a un consorzio di fornitori automotive, produttori di veicoli e carburanti, aziende chimiche, istituti e università, come parte del progetto Namosyn, che è supportato dal Ministero Federale Tedesco dell’Istruzione e della Ricerca. La ricerca dovrebbe durare fino a marzo 2022.

Il progetto Namosyn favorisce lo sviluppo di processi di produzione per carburanti sintetici, economici ed efficienti dal punto di vista energetico e la possibilità di testarli nei motori a combustione interna. Nel diesel, ciò riguarda in particolare il gruppo degli eteri di ossimetilene (Ome); per i motori a benzina, l’attenzione è rivolta al dimetilcarbonato (Dmc) e al formiato di metile (MeFo). Parallelamente, viene testata un’ampia gamma di diverse configurazioni di materiali per determinare la sintesi e la composizione ottimali, lungo l’intera catena di processo.

I primi risultati sembrano promettenti

I primi risultati della ricerca attuale sono promettenti. «Utilizzando gli e-fuel nei motori a combustione interna, siamo stati in grado di dimostrare una riduzione del 50 percento o più, di tutte le emissioni di ossido di azoto, monossido di carbonio e particolato», afferma Bartosch Gadomski, Senior Test Engineer and Project Manager Namosyn presso Tenneco. «Al fine di supportare attivamente, per quanto possibile, la tempestiva introduzione sul mercato di carburanti sintetici, testiamo anche miscele o combinazioni con carburanti convenzionali in condizioni reali, su nostri motori montati su banco prova».

Nella fase finale, queste unità sono montate sui veicoli di prova ed esaminate per quanto riguarda comportamento di guida ed emissioni. Inoltre, viene valutata la compatibilità degli e-fuel con l’infrastruttura esistente per i combustibili, come autocisterne o sistemi nelle stazioni di rifornimento; parallelamente vengono sviluppate soluzioni prototipo che soddisfino i nuovi requisiti.

L’obiettivo della ricerca condotta in Tenneco è quello di raggiungere la massima efficienza possibile dei motori a combustione interna, nonché la massima riduzione possibile delle emissioni non raffinate, soprattutto in termini di emissioni di particolato.

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati

Energia verde per la gigafactory delle batterie di Salzgitter

PowerCo SE punta sull’elettricità green per l’operatività delle proprie fabbriche di celle. Per la gigafactory di Salzgitter, ha sottoscritto i primi accordi di fornitura a lungo termine con i produttori Alterric e EnviTec Biogas, che dal 2025 garantiranno circa 240 gigawattora di energia eolica (Al...

Dopo l’Off Highway, UFI amplia anche la gamma Heavy Duty

Questi risultati sono stati ottenuti grazie agli investimenti importanti attuati da UFI nel settore aftermarket Heavy Duty negli ultimi anni e alle esperienze maturate dal Gruppo nelle forniture per il primo equipaggiamento, che coprono il 50% della produzione globale di mezzi pesanti.