In occasione di Autopromotec abbiamo incontrato Marco Pannunzio, amministratore delegato di TotalEnergies Marketing Italia, per parlare delle strategie della Compagnia in vista della transizione energetica. Pannunzio, da 37 anni nel settore petrolifero, ha lavorato sempre all’interno dello stesso gruppo, ricoprendo diversi ruoli: nel 2005 è stato Retail Manager di Total UK, nel 2008 si è distinto come Direttore Carburanti e Combustibili di Total Italia e nel 2010 come Direttore Specialità di TotalErg. Sempre nel 2010 è stato Presidente e AD di Totalgaz e Bitumtec, nonché Vicepresidente di Assogasliquidigpl in Italia. Nel 2013 è entrato poi a far parte, in qualità di amministratore delegato, della squadra Total in Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia ed Ungheria e nel 2016, sempre come AD, in Total Romania, portando la filiale rumena ad una posizione di leadership nella vendita di lubrificanti.

Tra i prodotti presentati in questa edizione, l’innovativa linea di lubrificanti Quartz dedicata al veicolo leggero, che incontra le specifiche di molte case costruttrici. È stata inoltre presentata una soluzione relativa all’installazione delle colonnine di ricarica elettrica. Lo sviluppo di soluzioni legate alla nuova mobilità è al centro della partnership con Stellantis, che utilizzerà la rete di stazioni di ricarica gestite da TotalEnergies per la sua attività di car sharing a Parigi e sta lavorando al fianco della Compagnia sia nello sviluppo delle batterie che nel testare prototipi da gara alimentati a idrogeno. Questa importante partnership è stata proposta anche sullo stand di TotalEnergies che, per l’occasione, ha ospitato una minicar Citroën Ami, 100% elettrica.

Lo stand TotalEnergies ad Autopromotec

Grande visibilità è stata data, in questa edizione di Autopromotec, ai servizi che TotalEnergies propone alle officine: “Oltre alla fornitura del prodotto e alla capillarità nella distribuzione, cerchiamo di offrire una brandizzazione e la possibilità di fare formazione attraverso la nostra TotalEnergies Academy, dove proponiamo corsi e certificazioni per poter operare anche sulle auto elettriche”, spiega Marco Pannunzio.

Partiamo dal vostro core business, i lubrificanti.

Pannunzio: Attualmente nei lubrificanti ci stiamo focalizzando sul settore delle specialità, perché abbiamo un buon know-how e possiamo fornire ai clienti un valore aggiunto, la tecnologia che viene studiata nel nostro centro di Ricerca & Sviluppo di Lione, che è il nostro fiore all’occhiello. Da settembre tutte le attività tecniche e di ricerca sono state riunite a livello internazionale in un settore chiamato OneTech, che punta a creare le sinergie nello sviluppo delle nostre attività.

In Italia stiamo studiando e cerando di sviluppare il mondo delle nuove energie: i carburanti di nuova generazione, i prodotti lubrificanti. Il mercato italiano ha sofferto molto negli ultimi anni e sta ancora soffrendo per la mancanza di materie prime, un problema che affligge anche molti nostri concorrenti. Nonostante ciò, abbiamo sofferto meno di altri perché abbiamo un’organizzazione locale stabile che riesce ad ottimizzare la distribuzione. TotalEnergies ha nella sua anima la prossimità, un fattore che molti nostri competitor hanno trascurato. Lo sforzo per mantenere questa organizzazione è notevole dal punto di vista economico, ma è proprio qui che agiamo per fornire un servizio aggiuntivo ai clienti, sia direttamente che tramite i distributori.

Su quali soluzioni vi state focalizzando in vista della transizione energetica? 

Sappiamo che ad oggi c’è ancora molta confusione riguardo a quello che sarà il destino della mobilità, come sappiamo che diversi produttori di automobili non hanno firmato l’accordo di Glasgow. A oggi la nostra ricerca sui fluidi per veicoli elettrici è ai massimi livelli, ma credo che nessuno possa prevedere cosa succederà da qui a cinque anni. Sappiamo per certo che cresceranno i veicoli elettrici (leggeri e pesanti) soprattutto sulle brevi percorrenze e ci prepariamo alle possibili evoluzioni, ma il nostro compito è di mantenere tutta l’attenzione sul tradizionale e sull’ibrido. La nostra Compagnia sta investendo molto sulla transizione energetica, un tema sul quale stiamo lavorando da oltre un decennio (qui abbiamo parlato del packaging sostenibile, ndr). Da qui al 2050 il settore petrolifero rappresenterà solo il 20 per cento del volume di affari. Cresceremo molto nelle energie alternative, come l’eolico, il solare, il Gnl, ma dovremo accompagnare gradualmente il cliente in questo passaggio. Non dimentichiamo che la crisi geopolitica in atto ha generato grandi dubbi, ad esempio sul Gnl, sul quale molti trasportatori si stavano orientando prima dell’aumento esponenziale dei prezzi. Non dobbiamo scegliere una sola strada e perseguirla ad ogni costo, ma monitorare tutte le vie per accompagnare il cliente.

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