Transizione allo Stage V nelle macchine agricole, arriva la moratoria?
Il Cema, l’associazione europea che riunisce i costruttori di macchine agricole, ha chiesto una moratoria per la fase di transizione allo Stage V. La richiesta è arrivata di concerto con tutte le principali associazioni industriali europee che rappresentano il settore delle macchine off-road (Cece, Egmf, United Municipal Equipment & Cleaning, Europgen e Fem). Si prova […]
Il Cema, l’associazione europea che riunisce i costruttori di macchine agricole, ha chiesto una moratoria per la fase di transizione allo Stage V. La richiesta è arrivata di concerto con tutte le principali associazioni industriali europee che rappresentano il settore delle macchine off-road (Cece, Egmf, United Municipal Equipment & Cleaning, Europgen e Fem).
Si prova quindi, dato il diffondersi della pandemia di coronavirus, con le conseguenze che ormai ben conosciamo, a correre ai ripari limitando per quanto possibile i danni economici.
Prorogare le scadenze 2020 e 2021 per i motori Stage V
In tutta Europa, infatti, al momento chi riesce a proseguire l’attività allineandosi alle disposizioni anticontagio potrebbe non garantire la produzione a causa delle mancate o incomplete forniture a livello di componenti (pneumatici, assali, parti idrauliche, apparecchiature elettroniche).
COM’È CAMBIATO IL MERCATO DEI TRATTORI IN EUROPA, LO SCORSO ANNO?
La richiesta, nello specifico, è quella di una moratoria sull’applicazione delle scadenze 2020 e 2021 elencate nel regolamento 2016/1628 / UE sulle emissioni di gas di scarico per i veicoli agricoli.
Da regolamento, infatti, il 2020 riguarderà la fase di transizione per i motori Stage V nelle gamme di potenza <56kW e ≥130kW e il 2021 sarà la volta del range di potenza da 56 a 130kW.
Perché si mette in discussione la transizione allo Stage V
Il problema è proprio che tutte queste macchine, con motori di transizione già acquistati, potrebbero non vedere mai la luce per le ragioni sopra esposte. Col risultato che i motori, non potendo più essere utilizzati entro le scadenze, dovranno essere demoliti, con un incredibile spreco di materie prime e inevitabili danni economici per le imprese coinvolte.
GLI ANTIVIBRANTI PATRINI PENSATI PER LE MACCHINE AGRICOLE
«La situazione è critica. Deve essere concessa una moratoria temporanea, con scadenze posticipate fino a quando la situazione non può essere rivalutata. Ininfluente dal punto di vista ambientale, la misura impedirebbe ulteriori danni economici causati dalla pandemia di Covid-19 alle nostre industrie manifatturiere e ai lavori che dipendono da esse» ha dichiarato Jerome Bandry, segretario generale del Cema.