Il settore dei componenti e sistemi per la trasmissione di potenza in Italia, rappresentato da ormai quasi due anni da Federtec, sta naturalmente attraversando un anno complesso. Sarebbe stato impossibile, infatti, fare eccezione rispetto a un contesto industriale che sta affrontando una crisi senza precedenti.

Durante la cosiddetta ‘prima ondata’ avevamo analizzato il momento insieme al presidente di Federtec, Fausto Villa, in una lunga intervista che potete leggere qui e qui. Ora, in attesa di un approfondimento – che vi promettiamo per i primi mesi del 2021 – sulla chiusura d’anno dei due comparti che fanno capo a Federtec (potenza fluida e trasmissione di potenza meccanica), facciamo il punto sugli ultimi dati disponibili. I quali offrono una fotografia sufficientemente attendibile della tendenza del mercato nell’anno in corso.

fausto villa
La prima assemblea di Federtec, lo scorso anno a Bologna

Trasmissione di potenza fluida, tra calo e prospettive di stabilità

Partiamo dal macro settore della potenza fluida, che raggruppa componentistica oleodinamica e pneumatica. Il raffronto tra i primi nove mesi del 2020 e lo stesso periodo dell’anno precedente parla di una decrescita tra il 24,4 e il 17,5 percento in termini di fatturato, più contenuta, tra il 15,7 e il 3,3 percento.

Giù anche il mercato nazionale, con andamento peggiore per il fatturato (-21,7 percento) e leggermente migliore se guardiamo agli ordini (-14,5 percento). La produzione nazionale segna un meno 18,3 percento per il fatturato e una diminuzione più contenuta degli ordini (-7,2 percento).

Le aziende che hanno risposto alla survey di Federtec concordano su una previsione di ulteriore peggioramento guardando agli ultimi mesi del 2020, mentre si prevede una sostanziale stabilità riguardo il livello degli occupati e il trend degli investimenti.

trasmissione di potenza Federtec

Trasmissione di potenza meccanica, il saldo commerciale

Per quanto riguarda il comparto della trasmissione di movimento e potenza – quello che prima della fusione faceva capo ad Assiot – gli ultimi dati al momento disponibili si riferiscono ai primi 8 mesi del 2020 e si concentrano sulla bilancia commerciale. Per i medesimi motivi accennati in precedenza, diminuiscono su base annuale sia le esportazioni di prodotti italiani (-20,1 percento in termini di fatturato) che le importazioni di prodotti esteri in Italia (-21,8 percento). Il saldo commerciale complessivo registra una variazione negativa del 17,2 percento, per via soprattutto del saldo molto negativo nel continente americano e in Europa.

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