I trattori specializzati Bcs alla prova dello Stage V: perché lo spazio conta
La nostra intervista a Marcello Conatrali, Direttore Tecnico comparto Trattori del Gruppo Bcs, a proposito di Stage V e non solo: si parla pure di prospettive 'elettriche'.
Nel segmento dei trattori specializzati per vigneto e frutteto, in Italia la lombarda Bcs è un nome di un certo peso. Partiamo dal presupposto che lo spazio conta, eccome. L’introduzione dello Stage V ha portato in dote sfide progettuali nuove per i costruttori: in un contesto del genere, lavorare a stretto contatto con i costruttori di motori è fondamentale. Consapevoli della consolidata collaborazione con Kohler (qui il nostro approfondimento sull’automazione in fabbrica) e Kubota, su DIESEL Aprile abbiamo intervistato Marcello Conatrali, Direttore Tecnico comparto Trattori del Gruppo Bcs, a proposito di Stage V e non solo. Qui, a pagina 50, trovate l’articolo completo.
Sotto il cofano dei trattori specializzati Bcs
Sin dalla fase di progettazione, quanto influisce la scelta del motore – anche in termini di layout e dimensioni – nel design delle macchine?
Essendo il motore il componente d’acquisto più importante per Bcs, è sicuramente l’attore principale, a maggior ragione su un layout di trattore compatto con motore a sbalzo, come lo sono i nostri trattori isodiametrici specifici per vigneto e frutteto.
Oggi i principali fattori che ci influenzano nella scelta del motore sono legati ai sistemi di post-trattamento dei gas di scarico che vincolano più di tutti il nostro layout e il conseguente design. Ormai, infatti, i produttori di motori con taglie di potenza fino a circa 75 chilowatt hanno automaticamente recepito tutti bisogni dei trattori specializzati, portando diverse varianti come ad esempio la posizione del turbo, coppe olio, campane volano e così via. Chi fa la differenza è chi ha pensato anche al sistema di post-trattamento specifico per trattori specializzati investendo in modo mirato sul nostro settore. Non per ultimo, ci interessiamo delle annesse strategie di rigenerazione che il costruttore ha messo in atto, allo scopo di avere un sistema il più possibile trasparente verso l’operatore.
E quali sono gli aspetti principali che più considerate prima di procedere alla scelta dei motori?
Quando dobbiamo scegliere un motore che equipaggerà un nuovo modello di trattore partiamo analizzando e comparando tutte le soluzioni presenti sul mercato dei motori agricoli. Nessuno viene escluso a priori.
Si passa poi a dare un giudizio tecnico, restringendo il campo, e a fare considerazione a livello strategico: il fornitore è nuovo oppure consolidato? Come si posiziona a livello di assistenza tecnica in Europa e nel mondo? Quali sono le condizioni di garanzia?
La sfida del post-trattamento
Nel caso di motorizzazioni emissionate Stage V, l’inserimento del modulo di post-trattamento ha richiesto modifiche sostanziali nel layout delle macchine?
Il valore del prodotto Bcs risiede nella capacità di rispondere a esigenze territoriali specifiche. Per questo motivo, con lo Stage V abbiamo dovuto lavorare integrando sistemi estremamente voluminosi e complessi senza che questi potessero avere ricadute sulla funzionalità che l’operatore ci richiede.
Un futuro elettrico?
Avete già avuto esperienze di elettrificazione o ibridizzazione? È realistico oggi immaginare richieste di questo tipo da parte dei vostri clienti?
Nel nostro reparto R&D abbiamo iniziato ad affrontare l’argomento elettrico. Al momento è stato fatto un accurato pre-studio della possibile applicazione su trattori a quattro ruote uguali ma è ancora presto per poter fare considerazioni più precise e dettagliate sull’argomento.
La sfida maggiore è quella di poter garantire una durata di lavoro sufficiente per l’operatore. Purtroppo il trattore, per sua natura, non ha un ciclo di utilizzo specifico ma può avere una molteplicità di usi e funzioni tali da non riuscire a soddisfare ad oggi le esigenze del nostro mercato. Restiamo comunque in costante monitoraggio sull’evoluzione delle tecnologie di trazione elettrica.