Ufi Filters punta duro sui filtri per abitacolo: sosteranno con un 15% la crescita prevista del fatturato totale aftermarket Europa. L’azienda ha inaugurato in Italia due nuove linee automatizzate per la produzione di filtri abitacolo, con una capacità produttiva iniziale di oltre 2 milioni di pezzi all’anno. L’investimento di quasi un milione di euro contribuirà ad una crescita significativa della gamma abitacolo, a fronte di una crescente richiesta di volumi per questa tipologia di prodotto.

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Ufi Filters, ricerca e sviluppo sulle nanotecnologie

Le due nuove linee di produzione inaugurate da Ufi Filters, si legge nella nota diramata dall’azienda, sono dedicate al mercato Emea. Le nuove linee produttive situate nello stabilimento Italiano del Gruppo realizzano sia filtri abitacolo in materiale sintetico, sia combinato ai carboni attivi. Inoltre, grazie agli investimenti in Ricerca e Sviluppo, è stato sviluppato un progetto basato sulle nanotecnologie che permetterà la produzione di un media filtrante innovativo specifico per i filtri abitacolo del futuro. Per questo progetto è stato acquistato un nuovo macchinario situato nell’Ufi innovation center di Ala di Trento, che garantirà a Ufi di essere fornitore di una tecnologia di nuova generazione per questo segmento di prodotto. Sono 418 i riferimenti abitacolo a catalogo Aftermarket per i marchi UFI e SOFIMA, di cui 258 filtri antipolline realizzati con media filtrante sintetico in tessuto-non-tessuto. 160 referenze, invece, prodotte con materiale filtrante in tessuto-non-tessuto combinato con carboni attivi.

Filtri abitacolo, una gamma che cresce

La gamma abitacolo, prosegue la nota stampa, ha visto una crescita significativa negli ultimi due anni grazie a 110 nuovi prodotti lanciati su entrambi i brand, a cui se ne aggiungeranno oltre 50 nel 2018, garantendo così una copertura del parco circolante europeo equipaggiato superiore al 98,5%. Ad oggi, i filtri antipolline trattengono mediamente oltre il 90% delle particelle di diametro superiore ai 2,5 micron (pollini). La combinazione ai carboni, invece, impedisce anche alle particelle più piccole da 0,01 a 2 micron (gas, batteri, funghi e odori) di penetrare all’interno dell’abitacolo, garantendo, così, sia protezione dai cattivi odori che aria più pulita, evitando il pericoloso “effetto tunnel” all’interno del veicolo. Luca Betti, Direttore della Business Unit Aftermarket del Gruppo UFI, afferma: «Ufi ha stimato che quest’anno i filtri abitacolo da soli contribuiranno con un 15% alla crescita prevista del fatturato totale Aftermarket in Europa, incremento che sarà sostenuto anche dall’investimento nelle nuove linee produttive e dallo sviluppo di media filtranti di nuova generazione. L’innovazione tecnologica in questo segmento di prodotto, che ha presentato negli ultimi anni una crescita a due cifre, giocherà un ruolo strategico per gli obiettivi di sviluppo del Gruppo».

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