Un’eco italiana riporta alcuni passaggi di una ricerca del Gruppo Allianz, che ha sondato la ripresa del commercio globale. Secondo Euler Hermes nel primo trimestre del 2021 è stato registrato un netto miglioramento sia in termini di valore (+8,6 percento) che di volume (+3,4 percento).

UN’ECO ITALIANA CON FINCANTIERI

Il trend dovrebbe continuare fino a registrare una crescita, alla fine del 2021, del +7,7 percento) in termini di volume (contro il -8 percento del 2020) e un tasso ancora più alto del +15,9 percento, in termini di valore (contro il -9,9 percento del 2020). Nel 2022, il Commercio Globale non si arresterà, fino ad un aumento generale del +6,2 percento (volume) e +8,4 percento (valore).

La meccanica traina il commercio globale tricolore

il Made in Italy riparte con vigore e nel 2021 si stima che registrerà una crescita del 12,5 percento rispetto all’anno precedente (valore). Questa crescita del Belpaese si traduce in un incremento addizionale dell’export pari a 60 miliardi di Euro, di cui la metà destinati ai Paesi dell’Unione Europea. Tra i principali mercati di destinazione troviamo la Germania, con 7 miliardi di Euro di “export addizionale”, poi la Francia con 6 e gli USA, sempre con 6.Cosa esportiamo? I settori su cui l’Italia è più attiva, sempre analizzando l’export addizionale, sono la Meccanica (+10 miliardi di Euro nel 2021 vs 2020), la Siderurgia (+5 miliardi di Euro), l’Energia (+5 miliardi di Euro) e il comparto agroalimentare (+4 miliardi di Euro).

Gkn chiude Firenze

A quanto pare il volano della meccanica pare essersi inceppato per la Gkn, che ha annunciato l’intenzione di chiudere lo stabilimento fiorentino di Campi Bisenzio. L’azienda britannica ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 422 dipendenti. Lo stabilimento in origine fu concepito da Fiat Auto per la produzione di componenti auto, in particolare semiassi.  Le ragioni della chiusura, senza nemmeno tentare il ricorso agli ammortizzatori sociali, sono da individuare nello strutturale ridimensionamento del mercato automobilistico. “Nel 2025 la produzione di veicoli leggeri in Italia non supererà 1 milione, inferiore del 6 percento al 2016” spiega Gkn. “Le previsioni di fatturato dello stabilimento di Campi Bisenzio per si attestano a circa 71 milioni di euro, importo inferiore di circa il 48 percento rispetto ai livelli di fatturato del 2019“.

Pass della discordia. Anche a Verona

Anche a Veronafiere Green pass obbligatorio per accedere al quartiere durante lo svolgimento di manifestazioni, eventi e convegni. All’indomani della decisione del Governo, Veronafiere si fa trovare pronta, con uno specifico protocollo safetybusiness, contenente le linee guida più aggiornate in materia di prevenzione contro il Covid19, a cui si aggiunge la certificazione verde.

UN’ECO ITALIANA DI EVENTI

Una serie di misure adottate già dal 15 luglio scorso, giorno della ripartenza del settore fieristico a livello nazionale, e applicate alle manifestazioni che si sono svolte, tra cui Motor Bike Expo, Vinitaly OperaWine, Vinitaly Preview, Innovabiomed. In settembre le prime fiere che vedranno operativo il Green pass sono IssaPulire (7-9 settembre), Automotive Dealer Day (14-16 settembre) e Marmomac (29 settembre–2 ottobre). La capienza giornaliera della fiera è contingentata sui parametri previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: una persona ogni 4 metri quadrati (la superficie è di oltre 300mila metri quadrati a disposizione). A ulteriore garanzia è attiva una rete di 400 telecamere, in grado di individuare in tempo reale eventuali assembramenti e monitorare il corretto utilizzo delle mascherine, grazie ad un software evoluto di computer vision.
 

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