Un’eco italiana: Draghi, Aef, kWngo, Fiamm, Perini
Un’eco italiana non poteva ignorare Draghi. Estrapoliamo poche parole dal suo discorso d’insediamento: «le Missioni del Programma potranno essere rimodulate e riaccorpate, ma resteranno quelle enunciate nei precedenti documenti del Governo uscente, ovvero l’innovazione, la digitalizzazione, la competitività e la cultura; la transizione ecologica; le infrastrutture per la mobilità sostenibile; la formazione e la ricerca; […]
Un’eco italiana non poteva ignorare Draghi. Estrapoliamo poche parole dal suo discorso d’insediamento: «le Missioni del Programma potranno essere rimodulate e riaccorpate, ma resteranno quelle enunciate nei precedenti documenti del Governo uscente, ovvero l’innovazione, la digitalizzazione, la competitività e la cultura; la transizione ecologica; le infrastrutture per la mobilità sostenibile; la formazione e la ricerca; l’equità sociale, di genere, generazionale e territoriale; la salute e la relativa filiera produttiva». A questo proposito, Trattoriweb ha riportato la dichiarazione collaborative di Coldiretti.
Un’eco italiana: Draghi, Coldiretti, Unacoma e Aef
Restiamo in ambito agricolo per riportarvi l’accordo tra FederUnacoma e Aef (Agricultural industry electronic foundation). In calendario un programma di eventi e attività, che faranno da apripista alle iniziative congiunte di FederUnacoma e Aef per Eima International. Anche in questo caso ci affidiamo a chi ne capisce più di noi. Sì, ancora loro, quelli di trattoriweb.
kWngo, la ricarica ad energia solare
O sappiamo specialmente per i più scettici e meno giovani parlare di energia solare rievoca i cartoni giapponesi Anni 80, come Daitarn 3. L’università Federico II ha riportato il piano del ragionamento sul piante terra, addirittura nel Sud Italia. Ascoltate le loro parole, per caprine di più: “La stazione di ricarica Ultrafast kWngo, nata dalla collaborazione tra il mondo della ricerca, in particolare tra il Centro interuniversitario Criat dell’Università degli Sudi di Napoli Federico II e l’azienda Samso. Il progetto era risultato vincitore nel 2019 di un finanziamento Regionale di 600.000 euro e prevedeva lo studio e la realizzazione di una stazione di ricarica ad alto contenuto tecnologico. Il primo prototipo di kWngo, pronto ora per la fase di sperimentazione, arriverà presto all’industrializzazione e la commercializzazione da parte dell’azienda, una Esco milanese con una sede a Salerno, specializzata in progetti di efficienza energetica.
Al test, avvenuto nel laboratorio del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Università, kWngo è riuscita in 15 minuti a ricaricare una Porsche Taycan 4S con carica Ultrafast a 320 kW. Taycan 4s è la prima vettura elettrica della casa tedesca che monta batterie dalla potenza di 93 kWh. La stazione ha caricato l’auto con energia rinnovabile, è infatti alimentata da un impianto fotovoltaico da 100 kWp, composto da 300 pannelli, installato da Samso sul tetto del Dipartimento installato da Samso sul tetto del Dipartimento. L’energia elettrica prodotta dall’impianto, viene gestita dal sistema di accumulo che è presente all’interno dell’infrastruttura e che permette di supportare in potenza la rete durante la ricarica dei veicoli, potendo anche ricaricarsi con energia fotovoltaica, quando nessun veicolo è presente in stazione”.
Fiamm e le batterie per Ford
Un altro tassello di Made in Italy che compone un mosaico a cui guardare con orgoglio. Ci dicono, da Montecchio Magiore (VI) che “fornirà, direttamente dallo stabilimento italiano di Veronella (VR), la propria tecnologia legata alle batterie Advanced Flooded Battery (AFB) per alimentare i veicoli Start-Stop di Ford. Le batterie AFB sono un’avanzata e testata soluzione di accumulo di energia per veicoli Start-Stop in Europa, dove Fiamm Energy Technology ha prodotto più di 5 milioni di unità dal 2013 ad oggi. Fiamm stima che la domanda europea di batterie Start-Stop OE abbia superato le 16 milioni di unità nel 2019 e il mercato della sostituzione delle batterie potrebbe raggiungere le 23,5 milioni di unità nel 2025”.
Alleanza tra San Lorenzo e Ferretti per salvare Perini
Fare massa critica, fare sistema, fare…fare… Una predica più volte evocata di fronte alle sfide della globalizzazione e che pare avere fatto proseliti nella cantieristica da diporto. Avevamo accennato alla crisi di Perini, esattamente qui…
A seguire trovate invece il lancio dell’agenzia Ansa che annuncia la joint venture tirreno-adriatica. “Il gruppo romagnalo Ferretti e la ligure Sanlorenzo si uniscono in una joint venture paritetica destinata a creare una NewCo per rilevare la produttrice di yacht toscana Perini Navi, dichiarata fallita dal Tribunale di Lucca lo scorso 29 gennaio. Attraverso la NewCo – si legge in una nota – Ferretti e Sanlorenzo, ‘hanno manifestato interesse a formulare un’offerta che preveda l’acquisizione di marchi, asset e attività italiane di Perini Navi, anche, eventualmente, previo affitto di ramo d’azienda, così da garantire una più agile e rapida ripresa delle attività produttive e il mantenimento dei livelli occupazionali’.”
Quella con Ferretti, secondo Massimo Perotti, presidente esecutivo di Sanlorenzo, «è un’alleanza di portata storica per il nostro settore, che sono convinto avrà ulteriori sviluppi e sarà di esempio per altre iniziative volte a rafforzare la leadership del nostro comparto nel mondo».