Neste My, ovvero il biodiesel secondo Agco, leva inflattiva delle tortillas e demone che sottrae terra al food, e invece…  Se la propagandistica corsa all’ibrido e all’elettrico distogliesse l’attenzione a soluzioni più semplici e razionali? Basti pensare ai biocombustibili, scomparsi dal dibattito di molti ambiti del trasporto, nonostante la recente presa di posizione dell’Unione Europea: il trasporto persone proiettato verso l’elettrico, ma anche il trasporto merci affascinato dall’LNG. C’è chi va controcorrente: Valtra ha annunciato con una nota ufficiale la svolta verso il biodiesel. Dal presente mese di marzo utilizzerà come carburante di avviamento l’innovativo Neste MY derivato al 100% da fonti rinnovabili.

VI RICORDATE CHE FPT INDUSTRIAL STA SCOMMETTENDO SUI COMBUSTIBILI PARAFFINICI?

Neste e il ciclo chiuso dei biocombustibili: Valtra ci crede

I biocombustibili si inseriscono all’interno di un ciclo chiuso. Dai rifiuti nasce il carburante. Si evita il problema dello smaltimento e, al contempo, si produce energia. Il tutto senza rischiare di spostare il problema, come accade con l’elettrico alimentato con elettricità prodotta da fonti fossili. Neste MY è un esempio virtuoso: ottenuto da rifiuti e biomasse, assicura un abbattimento del gas serra fino al 90% rispetto al gasolio. Secondo gli ingegneri Valtra, la qualità del biodiesel Neste MY è eccellente e sopporta le basse temperature (fino -34°). Può essere impiegato senza l’aggiunta di additivi e senza dover apportare modifiche ai motori attuali.

Biocombustibili, azione concreta contro l’inquinamento

«Riteniamo fondamentale dimostrare ai nostri clienti che stiamo mettendo in campo azioni concrete per proteggere l’ambiente» ha dichiarato Mikko Lehikoinen, Direttore Marketing di Valtra. «Neste MY ci offre un modo semplice per andare verso attività rispettose dell’ambiente. Consumiamo importanti quantità di gasolio, pertanto tale cambiamento risulta veramente significativo». «Iniziando ad utilizzare Neste MY, Valtra rafforza il proprio ruolo di costruttore responsabile e innovativo» ha aggiunto Lehikoinen. «Ogni nuovo trattore sarà consegnato ai clienti con uno dei carburanti del futuro al 100% rinnovabile. Raffinato secondo i principi dell’economia circolare da materie prime in parte fornite da agricoltori come loro».

CHE GLI SCANDINAVI SIANO ATTENTI A QUESTE QUESTIONI CE LO RICORDA ANCHE SCANIA

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