I dati finanziari del 2021 confermano il costante trend di crescita degli ultimi anni di Vanzetti Engineering. Una quota consistente del fatturato proviene dal mercato europeo (60%), in particolare da quello italiano che registra il 20% del fatturato totale, un dato che certifica il ruolo da protagonista dell’azienda in Italia nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di pompe criogeniche per gas naturale liquefatto (Gnl) e gas industriali (azoto liquido, ossigeno liquido, ossigeno liquido medicale ed argon liquido). Il restante 40% del fatturato deriva dai mercati extraeuropei e in particolare dall’Asia Pacifica (33%), che continua a rappresentare una quota significativa del business di Vanzetti Engineering.

Vanzetti Engineering: crescita nei settori navale e automotive

Il portafoglio ordini del 2021 ha visto una crescita del 38% rispetto all’anno precedente, con un incremento di tutte le business unit.

In particolare, il settore navale ha registrato nel 2021 una crescita del 12% del fatturato: questi dati confermano sia il buon posizionamento di prodotto nell’alta pressione con la serie di pompe criogeniche a pistoni VT-3, sia il consolidamento di prodotto nella bassa pressione con le pompe criogeniche sommerse serie Artika per sistemi di alimentazione per motori navali e di rifornimento navi. Un risultato trainato dal progressivo processo di decarbonizzazione nello shipping: il Gnl nel trasporto marittimo consente, infatti, l’azzeramento degli ossidi di zolfo, la riduzione dell’85% degli ossidi di azoto, la riduzione del 95% del particolato e anche il contenimento, nell’ordine del 20%, delle emissioni di CO2. Pur trattandosi di un combustibile fossile e quindi necessariamente di transizione, il Gnl è anche la porta di accesso verso i nuovi carburanti alternativi, come il bioGnl, aprendo così la strada a ulteriori sviluppi futuri.

Anche nell’anno fiscale 2021 il settore automotive ha confermato la propria crescita, con un +10% di fatturato rispetto all’anno fiscale 2020: i numeri confermano il posizionamento di leader di mercato di Vanzetti Engineering nell’ambito della fornitura di pompe criogeniche ad alta e bassa pressione per stazioni di rifornimento Gnl e L-Cng. Per i prossimi anni Vanzetti Engineering si attende una conferma del trend di crescita, grazie all’incremento di navi e veicoli pesanti “green” in linea con quanto previsto dalle direttive europee per la transizione energetica.

Valeria Vanzetti Ghio, Amministratore Unico di Vanzetti Engineering, commenta così i risultati positivi ottenuti nel 2021 in Italia e all’estero: “Un altro anno di crescita, a conferma di una cultura aziendale e di una espansione internazionale solida. I risultati di quest’anno dimostrano la crescita della movimentazione merci e del trasporto in generale a basso impatto ambientale, grazie all’uso del gas naturale liquefatto e del biometano. Unendo le forze e facendo sistema con tutti i player del settore, non solo in Italia ma a livello internazionale, siamo felici di contribuire alla conversione delle flotte via mare e via terra. Le pompe criogeniche Vanzetti Engineering sono un piccolo anello della lunga filiera del Gnl, ma sono al contempo la tecnologia fondamentale al servizio della transizione energetica.”

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati

Energia verde per la gigafactory delle batterie di Salzgitter

PowerCo SE punta sull’elettricità green per l’operatività delle proprie fabbriche di celle. Per la gigafactory di Salzgitter, ha sottoscritto i primi accordi di fornitura a lungo termine con i produttori Alterric e EnviTec Biogas, che dal 2025 garantiranno circa 240 gigawattora di energia eolica (Al...

Dopo l’Off Highway, UFI amplia anche la gamma Heavy Duty

Questi risultati sono stati ottenuti grazie agli investimenti importanti attuati da UFI nel settore aftermarket Heavy Duty negli ultimi anni e alle esperienze maturate dal Gruppo nelle forniture per il primo equipaggiamento, che coprono il 50% della produzione globale di mezzi pesanti.