Torna il Versilia Yachting Rendez-vous. A Viareggio dal 9 al 12 maggio. Barbara Amerio ha dato il proprio punto di vista sull’evento

Il Versilia Yachting Rendez-vous (VYR) ritorna dal 9 al 12 maggio 2019 a Viareggio. Quattro giorni in cui le darsene Italia ed Europa del Porto di Viareggio ritorneranno a essere il centro espositivo più importante del mondo per quanto riguarda la produzione nautica internazionale e l’alto di gamma. Il VYR giunto quest’anno alla terza edizione, mantiene la formula già rodata: prendere luogo esattamente dove nasce buona parte dei megayacht che ogni anno arrivano agli armatori di tutto il globo.

versilia yachting viareggio

Il crescente successo delle due precedenti edizioni dell’evento ideato da Nautica Italiana e organizzato da Fiera Milano con il coinvolgimento del Distretto della Nautica e della Portualità Toscana, ha portato sulle banchine viareggine altri tre nomi di spicco del diporto Made in Italy: Permare, Cranchi e Cantiere Rossini. Costruttori i primi due, con focus sui progetti motoryacht e superyacht il primo, su natanti e imbarcazioni di alta qualità il secondo, e nuova realtà dedita al refitting e all’assistenza agli yacht di tutte le dimensioni, il terzo soggetto.

L’intervista a Barbara Amerio

Barbara Amerio, che insieme al fratello Rodolfo dirige la Permare, cantiere nautico fondato a Sanremo negli Anni 70 dal padre Fernando, ci spiega perché ha deciso di portare i suoi Amer al VYR 2019.

Siamo stati invitati a partecipare perché costruiamo a Viareggio, città cui dobbiamo molto e a cui siamo molto affezionati. Puntiamo anche sull’offerta di scafi Amer a noleggio: ve ne sono diversi e a maggio possiamo formulare delle proposte last minute per organizzare una vacanza indimenticabile durante l’estate 2019.

Cosa rappresenta il VYR per un’azienda come la vostra? Quanto è vetrina e quanto invece è un salotto in cui creare sinergie e collaborazioni con professionisti del settore, e presentarsi al potenziale armatore in un modo differente?

Potremo valutarlo quando sarà finita l’esperienza di partecipazione. Un’azienda come la nostra, attiva dal 1973, ha molti contatti e durante eventi come il VYR, più rilassati rispetto alle fiere nautiche di settembre, si ha più tempo per incontrare molti amici, colleghi e fornitori, ci piace sempre confrontarci e scoprire nuovi prodotti e studiare possibili collaborazioni, ovviamente la clientela e i colleghi dei superyacht saranno i benvenuti a bordo.

Che barca metterete in mostra a Viareggio?

Stiamo ancora decidendo quale sarà la prescelta, siamo indecisi tra la 94’, che è attualmente disponibile sul mercato, e la 100’: a breve toglieremo le riserve. Per quanto ci riguarda, stiamo lavorando ad alcune novità, ma che non arriveranno nel breve termine perché ci aspettiamo nuovi prodotti tecnologici, già vicini alla disponibilità, ma non ancora non presenti sul mercato. Nel frattempo stiamo dedicandoci alla ricerca insieme ad altre aziende coinvolte in questo nuovo progetto. Siamo sempre aperti a nuove sfide. C’è da dire che dopo i risultati in termini di prestazioni della 94’ twin sarà difficile superarsi, ma ci proveremo.

Uno dei vostri punti di forza è senz’altro l’indirizzare la ricerca e l’innovazione verso l’attenzione per il mare al punto che sul sito indicate esplicitamente la volontà di raggiungere in futuro la propulsione elettrica. E un ultimo esempio lo abbiamo avuto a Genova, dove avete raggiunto un nuovo traguardo di leggerezza su un’imbarcazione da 94’ con i nuovi motori Volvo Penta con trasmissione IPS 1350. Quali saranno i prossimi step del cantiere sulla strada dello yachting sostenibile? Pensate di intraprendere qualche iniziativa particolare al VYR per coinvolgere e sensibilizzare il pubblico su questo importante aspetto?

La sensibilità per l’ecosostenibilità dei nostri prodotti parte da lontano con una ricerca tesa ad abbassare i consumi iniziata negli Anni 70. La recente stabilizzazione degli scafi ha creato una rivoluzione perché finalmente si può navigare in dislocamento con la barca stabilizzata anche con una barca planante e non solo con trawler o navette, come accadeva fino a qualche anno fa. Inoltre, le trasmissioni IPS consentono non solo di abbassare i consumi, ma anche di poter navigare tranquillamente a tutte le andature, aumentare il comfort di bordo e garantire una grande manovrabilità.

Noi siamo convinti che non si possano ignorare le implicazioni ambientali, a partire dal processo produttivo. Il futuro Ameryachts andrà sicuramente verso l’ibrido diesel elettrico e sempre più elementi di economia circolare per gli allestimenti. Inoltre, le nuove normative più stringenti ci aiuteranno ad alzare l’asticella per la sfida sulla riduzione delle emissioni.

Al VYR porteremo sicuramente questi messaggi e proseguiremo con una campagna di sensibilizzazione per la protezione del Santuario dei Cetacei, una ricchezza del nostro territorio marino che tocca sia il mar Ligure sia l’alto Tirreno che va assolutamente salvaguardata, anche attraverso il passaparola.

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