Volvo Penta tra China IV ed elettromobilità
Volvo Penta è pronta per il China IV China IV si sta avvicinando. Per stare al passo con la legislazione cinese riguardo alle macchine mobili non stradali, Volvo Penta ha sviluppato una gamma di motori che massimizza la produttività rispettando le più severe regole sulle emissioni. Giorgio Paris, responsabile del segmento industriale di Volvo Penta, […]
Volvo Penta è pronta per il China IV
China IV si sta avvicinando. Per stare al passo con la legislazione cinese riguardo alle macchine mobili non stradali, Volvo Penta ha sviluppato una gamma di motori che massimizza la produttività rispettando le più severe regole sulle emissioni.
Giorgio Paris, responsabile del segmento industriale di Volvo Penta, ha dichiarato: «Abbiamo una vasta conoscenza dei modi in cui la legislazione sulle emissioni di tutto il mondo incide sui clienti di diverse regioni e quindi siamo in grado di offrire la giusta offerta ai nostri clienti in Cina, per garantire di soddisfare le loro necessità. Mentre gli OEM e gli operatori si preparano agli standard del China IV, noi li aiuteremo ad adattarsi, per poter seguire al meglio ai nuovi standard mantenendo il giusto livello di produttività».
La versione finale della normativa China IV non è ancora in vigore, ma l’aspettativa è che il numero riguardante il particolato diminuirà considerevolmente e ci sarà la necessità di un filtro antiparticolato (DPF) per motori tra 37 e 560 kW. Si prevede inoltre che gli ossidi di azoto saranno ulteriormente limitati attraverso l’uso di sistemi Selective Catalytic Reduction (SCR) e che la legislazione entrerà in vigore nel gennaio 2020.
L’attenzione all’ambiente è il tema caldo del momento nel programma cinese sulla ‘social awarness’. Per ora, non ci sono requisiti particolari riguardanti SCR o DPF in Cina, quindi questo sarà un notevole cambiamento, che richiederà investimenti significativi da parte degli OEM.
Qual’è la risposta di Volvo Penta?
La nuova piattaforma motore Volvo Penta per soddisfare i probabili standard coprirà la gamma di motori da 5 a 13 litri, con potenze da 105 a 405 kW. Ogni soluzione sarà dotata di un motore ad alte prestazioni e di un adeguato sistema di after-treatment.
Volvo Penta prevede inoltre che i livelli di emissioni superiori a 560 kW rimarranno invariati. In tal caso, la società continuerà a fornire il proprio motore da 16 litri e da 565 kW, il TAD1643VE-B.
Uno sguardo al lato elettrico di Volvo Penta
Gli ingegneri di Volvo Penta sono già al lavoro per testare e valutare le soluzioni di azionamento elettrico che aiuteranno ad alimentare la prossima generazione di prodotti dell’azienda.
Peter Granqvist, chief technology officer di Volvo Penta, ha dichiarato: «Le esigenze di sostenibilità ambientale e le esigenze aziendali dei clienti si avvicinano sempre di più le une alle altre, dato anche dal fatto che le opzioni elettrificate diventano sempre più appetibili. Ormai c’è una chiara tendenza da parte di tutti i gruppi di clienti: la necessità di trasmissioni più ‘pulite‘, silenziose e più efficienti».
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La tecnologia delle batterie può essere cruciale
I fattori limitanti per la creazione di soluzioni elettriche per carichi pesanti di lavoro commercialmente vantaggiose sono stati, principalmente, la capacità della batteria, il peso e i tempi di ricarica. Ma gli sviluppi dell’ultimo decennio hanno portato alla proliferazione di nuovi dispositivi alimentati a batteria: da smartphone, droni e biciclette elettriche fino ai sistemi di accumulo di energia su vasta scala. L’aumento di densità di energia e la diffusione di batterie più piccole consentono una progettazione innovativa di macchinari e una significativa riduzione dei costi in diversi casi.
Al momento, la società sta collaborando con i propri clienti per valutare le migliori strade percorribili e iniziare progetti pilota per determinare la direzione dello sviluppo futuro.