Volvo Penta, nel corso di un evento che ha avuto luogo presso la casa madre a Göteborg, in Svezia, ha recentemente rivelato il percorso che il gruppo sta intraprendendo nello sviluppo del proprio comparto marino. In particolare, stiamo parlando della nuova realtà per i motori D4 e D6.

Volvo Penta: Sistemi integrati di propulsione D4 e D6 di nuova generazione

I D4 e D6 sono stati introdotti ormai nel lontano 2003, nonostante questo non sembrano per nulla sentire gli anni che avanzano. In effetti, stanno ora rinascendo a nuova vita dopo un lungo processo di rework che porta con sé un buon numero di novità per gli utenti finali.

All’esterno potrebbero apparire sempre gli stessi, ma la vera sorpresa è all’interno. Possiamo partire direttamente dalla parte più succulenta della nuova generazione: la potenza. Sia il D4 che il D6 ora riportano nuove specifiche di punta, portando il D4 a raggiungere una potenza di 235 kW (320 cv) ed il D6 a raggiungere una potenza di 353 kW (480 cv). Stiamo, quindi, parlando di un 10% in più di potenza su tutta la gamma.

d4 e d6 rework

Questo miglioramento non arriva in solitario. Volvo Penta è anche riuscita a migliorare l’efficienza del consumo di carburante, con percentuali tra 0,5% e 7% (ciclo E5). Cos’altro c’è di nuovo? La gestione del motore, il sistema di iniezione del carburante, il  turbo e il supercharger. La testata, i pistoni e le valvole sono pure di nuova fattura, per far fronte alle prestazioni maggiorate, e l’albero motore è ora più resistente per gestire carichi superiori. Ex novo anche le pompe ad alta pressione e il sistema di filtrazione dell’aria. Un vero pacchetto pieno di sorprese da “scartare” e toccare con mano.

Volvo Penta, non solo motori: ci sono novità anche dal lato driveline

Volvo Penta ha dedicato del tempo anche a lavorare sull’Ips, con un focus particolare sulla riduzione del costo totale di proprietà, puntando su una maggiore durata con minore necessità di assistenza e intervalli di manutenzione più lunghi. Aggiungendo, inoltre, la possibilità di gestire il cambio dell’olio direttamente dall’interno dell’imbarcazione, rendendo il processo più efficiente. Volvo ha lavorato anche sull’ottimizzazione della trasmissione della coppia, su un nuovo sistema di filtrazione dell’olio e su nuove guarnizioni dell’albero dell’elica. Una combinazione che ha permesso la creazione di un’altra nuova combinazione disponibile per il mercato commerciale, il D6-IPS650.

Naturalmente, non possiamo dimenticare il Dpi, che giunge con cambiamenti significativi. Prima di tutto, è ormai pronto per l’utilizzo immediato alla consegna, sia per le installazioni a motore singolo che a doppio motore. C’è una nuova frizione idraulica che consente una gestione delle marce più silenziosa ed agile, con una migliore gestione a bassi regimi del motore. Il che porta ad una maggiore manovrabilità e maggiore comfort sull’imbarcazione a basse velocità. Abbiamo avuto la possibilità di testare le novità in prima persona e una certa differenza è sicuramente percepibile.

La frizione idraulica, unitamente al collegamento steer-by-wire, ora caratteristica standard per i Dpi, offre una funzione di attracco tramite joystick migliorata. Il Dpi è ora dotato anche del sistema di posizionamento dinamico (Dps), che mantiene automaticamente la rotta e la posizione dell’imbarcazione, anche durante forti correnti o particolari condizioni ventose.

LO STAGE V DI VOLVO PENTA AL BAUMA DI MONACO 2019

EVC2

Tra le diverse migliorie ai sistemi marini D4/D6 fa capolino anche la nuova generazione dell’Electronic Vessel Control: EVC2. Il primo importante aggiornamento da quando il sistema è stato lanciato nel 2003. L’EVC2 collega e gestisce le comunicazioni interne tra il motore e i diversi strumenti di bordo. Con un sistema operativo nuovo di zecca, EVC2 è ora più indipendente dal motore rispetto a prima e potrebbe fungere da stimolatore principale per lo sviluppo futuro della costruzione di imbarcazioni, compresa la diagnostica e la connettività remota.

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