Nuovo Yamaha V8 XTO Offshore
Yamaha V8 XTO, per dominare il fuoribordo Yamaha ha lanciato il suo nuovo V8 XTO Offshore. Si tratta di un 5,6 litri da 312,6 chilowatt, con rapporto di compressione di 12,2:1. Il motore è frutto di un massiccio processo di ridefinizione del concetto di fuoribordo, ed è forte degli anni di esperienza di Yamaha nel […]
Yamaha V8 XTO, per dominare il fuoribordo
Yamaha ha lanciato il suo nuovo V8 XTO Offshore. Si tratta di un 5,6 litri da 312,6 chilowatt, con rapporto di compressione di 12,2:1. Il motore è frutto di un massiccio processo di ridefinizione del concetto di fuoribordo, ed è forte degli anni di esperienza di Yamaha nel settore. Il V8XTO ha doppio albero a camme in testa per ogni bancata. Gli assi a camme sono collegati con una catena autoregolante immersa in un bagno d’olio per ottenere una fasatura più precisa. Le valvole, rivestite di carbonio, garantiscono una maggior durata.
Tra le innovazioni che Yamaha ha introdotto, c’è un sistema di alimentazione completamente integrato. Questo dà il massimo soprattutto in combinazione con il sistema di controllo dell’imbarcazione integrato Helmmaster di Yamaha. Completano il quadro il joystick che agevola manovre e ancoraggio e il display a colori CL7. Il V8 XTO Offshore è l’unico motore fuoribordo a 4 tempi a iniezione diretta, e la qualità della polverizzazione è la prima a guadagnarne. I consumi di carburante e l’erogazione della potenza beneficiano dell’iniezione ad alta pressione che avviene direttamente nella camera di combustione.
Iniezione diretta
Il sistema di iniezione diretta sfrutta cinque pompe di carburante e genera pressioni di iniezione fino a un massimo di 200 bar. Il sistema di iniezione è a tre livelli e sfrutta un sistema di separazione del vapore (VST). Ha due pompe del carburante indipendenti che si attivano a diverse velocità del motore. La combinazione assicura una maggiore precisione nel flusso e nell’erogazione, anche a livelli di giri massimi. In aggiunta, la funzione di scarico In-Bank prevede un percorso diretto per il gas verso l’unità inferiore e all’esterno attraverso il mozzo dell’elica, migliorando il flusso. Ciò significa ottimizzare la combustione a ogni scoppio, ricavandone maggiore potenza.
Ottimizzazione a 360 gradi
L’ottimizzazione progettuale ha riguardato anche il pompaggio dell’acqua. Il V8 XTO dispone di una pompa dell’acqua a due livelli unica e una pompa dell’olio con camera doppia, entrambe progettate per funzionare a un elevato numero di giri. La prima è dotata di un girante in gomma con sede in acciaio ultraresistente per generare l’alta pressione. Il volume d’acqua di raffreddamento che si genera garantisce il preciso controllo della temperatura anche in condizioni proibitive.
La scatola del cambio è stata ottimizzata per essere più robusta. La scatola degli ingranaggi è sovradimensionata con ingranaggi rinforzati, un robusto cavalletto e tamponi elastici del motore ultraresistenti. La compattezza e la durevolezza del V8 XTO sono garantite dalla tecnologia dei cilindri fusi al plasma. Anche la micro-texture della superficie, più resistente del 60% rispetto all’acciaio e molto più leggera, aumenta la compattezza del motore senza comprometterne le prestazioni. Il minore attrito della superficie consente inoltre di ottimizzare il risparmio di carburante.
Anche la timoneria del V8 XTO è stata oggetto di aggiornamenti che l’hanno resa unica nel settore dei fuoribordo. Infatti è elettronica e completamente integrata. Non sono presenti collegamenti idraulici né leveraggi e la risposta ne risulta più rapida e fluida.
Yamaha V8 XTO, potenza e maneggevolezza
Per quanto riguarda le eliche, il V8 XTO monta le esclusive XTO OS. Queste sono state realizzate per far sì che il motore possa esprimere tutto il proprio potenziale di coppia. La struttura delle pale è innovativa e, con la maggiore superficie di cui dispongono, possono spostare agevolmente anche grandi imbarcazioni. Esse garantiscono, inoltre, più spinta sia in marcia che in retromarcia, con diametri compresi tra 16 e 17⅛ pollici. Sempre in termini di manovrabilità, le eliche sfruttano il nuovo sistema dei gas di scarico che gli permette di “mordere” l’acqua pulita in retromarcia. Ciò si traduce nella produzione di una spinta inversa tre volte superiore a quella sviluppata dall’F350 di Yamaha.