Yanmar, le anteprime in mostra all’Intermat
Yanmar a Parigi: presentati il 4TN101 e il 4TN107 Il versante Yanmar di Osaka non ha risparmiato le sorprese all’Intermat di Parigi. Presentati in anteprima i nuovi arrivati, il cui approdo in listino era stato anticipato al pre-Intermat. Al lancio della doppietta, il 4TN101 e il 4TN107, era presente tutto lo stato maggiore di casa Yanmar. Il […]
Yanmar a Parigi: presentati il 4TN101 e il 4TN107
Il versante Yanmar di Osaka non ha risparmiato le sorprese all’Intermat di Parigi. Presentati in anteprima i nuovi arrivati, il cui approdo in listino era stato anticipato al pre-Intermat. Al lancio della doppietta, il 4TN101 e il 4TN107, era presente tutto lo stato maggiore di casa Yanmar. Il senso? Alzare l’asticella della potenza massima. Ma anche capitalizzare gli investimenti nella rigenerazione e nella minimizzazione degli ingombri del modulo di post-trattamento. Ne beneficieranno i rapporti con gli Oem, soprattutto nel telehandling. Ma si aprono anche le porte dei trattori da campo aperto. Questo è in linea con la tendenza plausibile per il futuro di una “delocalizzazione” delle tarature. Alcuni grandi gruppi potrebbero liquidare alcune motorizzazioni captive per pescare determinate teglie motoristiche nel mercato dei motori sciolti.
3,8 e 4,6 litri per spingersi fino a 155 chilowatt
Per entrare un po’ più nel dettaglio, Il 4TN101 è un 3,8 litri (AxC 101×120 millimetri). Quattro le potenze, 77, 85, 96 e 105 chilowatt, con 455 e 550 newtonmetro. Un po’ più su si posiziona il 4TN107, comunque quadricilindrico, ma con canna da 1,15 centimetri cubi (AxC 107×127 mm). In accoppiata con il soffiante singolo nelle versioni da 90, 100 e 110 kW, e 602 nm. Doppio stadio salendo sulle tarature da 127, 141 e con il top di gamma da 155 kW. Egr, Doc, Dpf e Scr accomunano le varianti.
La strategia di Yanmar e il derby di Osaka nelle parole di Carlo Giudici
«A Osaka le due case si guardano certamente una negli occhi dell’altra» ha commentato Giudici. «Nello specifico, il 3,8 e il 4,6 derivano però da un input di mercato e soddisfano due esigenze. Da una parte salvaguardare il mercato sotto i 56 chilowatt, evitando di lasciare scoperta la fascia di potenza superiore e prestare così il fianco alla penetrazione dei competitor. In seconda battuta ci consentono di dire la nostra nella fascia presidiata attualmente dai 4 cilindri da 4,5 litri. Coprendo fino a 155 chilowatt ci candidiamo a full provider per gli OEM».
QUA TROVATE L’ARTICOLO DI DIESELWEB DEDICATO A CARLO GIUDICI